Disabilità, cambiamo sguardo: dire, fare e parlare. Un percorso didattico promosso da CBM Italia è pensato per insegnanti e studenti delle scuole, di ogni ordine e grado, e adatto anche a contesti extrascolastici. E’ gratuito e online, da fruire in qualsiasi momento dell’anno.
Chi è CBM Italia
CBM Italia è un’organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità dove c’è più bisogno, nel mondo e in Italia. Nel 2023 ha realizzato 51 progetti in 11 Paesi di Africa, Asia e America Latina, raggiungendo 2,3 milioni di persone. In Italia ha realizzato 13 progetti. CBM Italia fa parte di CBM – Christian Blind Mission, organizzazione internazionale riconosciuta dall’OMS per il suo impegno da oltre 110 anni nel garantire cure oculistiche accessibili e di qualità. Nell’ultimo anno CBM ha realizzato 379 progetti in 40 Paesi di tutto il mondo raggiungendo oltre 10 milioni di beneficiari.
I numeri nel mondo e in Italia
Nel mondo sono oltre 2 miliardi le persone con problemi visivi. La metà di questi, cioè oltre 1 miliardo di persone, concentrate soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo, non ha la possibilità di accedere ai servizi oculistici. Eppure, il 90% di tutte le patologie visive sono prevenibili e curabili. (fonte: Rapporto Mondiale Vista, OMS 2019). In Italia, secondo l’Istat, sulla base dell’anno scolastico 2022-23, le studentesse e gli studenti con disabilità, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, sono il 4,1% del totale, il 7% in più rispetto all’anno precedente. In questo contesto, CBM Italia, ha raccolto nell’anno scolastico 2023-24, attraverso un questionario, inviato ai partecipanti alla prima edizione di “Cambiamo Sguardo”, le voci di 200 professionisti dell’educazione.
Risposte ai questionari
Dalle risposte sono emersi due dati interessanti. Il 56% dei partecipanti dichiara di aver già preso parte a progetti educativi che affrontano il tema, eppure, è ancora forte il bisogno di approfondimento attraverso strumenti e metodologie che favoriscano il coinvolgimento di tutti i bambini e i ragazzi, secondo potenzialità e capacità di ognuno. Il 79% conosce la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ma solo il 35% ne ha parlato con i propri studenti, segno che è indispensabile continuare a stimolare la conoscenza, la consapevolezza e la partecipazione attiva di ciascuno sui diritti delle persone con disabilità – oltre 1 miliardo al mondo – e in particolare sul diritto all’istruzione e alla partecipazione sociale
Le finalità del percorso didattico
Promuovere e difendere i diritti umani e i diritti delle persone con disabilità, favorendo la partecipazione attiva degli studenti e riflettendo sul linguaggio e sull’uso delle parole: è questo l’obiettivo del percorso didattico gratuito “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ad associazioni, enti territoriali, istituzioni culturali, università e a chiunque sia interessato ad approfondire il tema della disabilità per aumentare consapevolezza, conoscenze e competenze.
Convenzione ONU
Alla base del progetto c’è la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, una legge internazionale adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2006 per combattere le discriminazioni e promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità: uno strumento indispensabile da cui partire per contrastare stereotipi e luoghi comuni, rimuovendo gli ostacoli culturali e comportamentali che generano stigma ed emarginazione.
La mission di CBM Italia
«Cambiare sguardo significa mettersi nei panni dell’altro, modificare il proprio punto di vista, trasformare le idee in comportamenti e i comportamenti in azioni: è questo il punto di partenza per costruire una società che sia davvero più inclusiva» commenta Massimo Maggio, direttore di CBM Italia. «La scuola rappresenta il luogo ideale in cui coltivare l’incontro con la disabilità e l’inclusione. Approcciare la disabilità, farne apprendere il vissuto di chi la vive è un percorso che, se iniziato a scuola, può davvero fare la differenza e migliorare il mondo in cui viviamo».
La formazione online
Comprende 4 moduli da circa 20 minuti ciascuno su diversi argomenti. Si parte dall’importanza del linguaggio inclusivo, su come possa influenzare positivamente comportamenti e atteggiamenti, si prosegue con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, l’Agenda 2030 e la sua connessione con la Convenzione, e infine, nell’ultimo modulo, si affronta il tema della didattica inclusiva e l’importanza dell’adozione della Progettazione Universale per l’Apprendimento (PUA) – un approccio pedagogico che mira a valorizzare le diverse caratteristiche di chi impara, identificando e sviluppando le potenzialità di ciascuno – dentro e fuori la scuola. Il kit operativo è formato da 6 proposte, una per ogni fascia d’età, dai 3 ai 18 anni, e contiene attività didattiche, giochi e laboratori utili a favorire il confronto e la partecipazione consapevole di tutti, parlando di disabilità con naturalezza e senza tabù, contrastando gli stereotipi, i luoghi comuni e i comportamenti discriminatori.
Seconda edizione del progetto
Le novità della seconda edizione del progetto riguardano il tema dell’educazione inclusiva a partire dall’articolo 24 della Convenzione, le connessioni esistenti tra povertà e disabilità in Italia emerse dalla ricerca “Disabilità e povertà nelle famiglie italiane”, le tecnologie che supportano l’inclusione scolastica e sociale di studenti con disabilità sensoriali.