mercoledì, Luglio 9, 2025
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Diabete e celiachia nei bambini: i risultati dello screening pilota

In Italia un progetto pilota rivela molti casi di celiachia e diabete nei bambini, a fine 2025 al via lo screening nazionale . Nel frattempo AIFA approva farmaco innovativo in farmacia e dà il via libera a ricette ripetibili di glifozine

Individuare il diabete tipo 1 e la celiachia prima che diano sintomi: è questa la scommessa (vinta) dello screening avviato nel 2023 e arrivato alla conclusione in quattro regioni italiane: Lazio, Lombardia, Campania e Veneto, come parte di un progetto pilota promosso dal Ministero della Salute. Nelle scuole e nei centri pediatrici delle quattro aree individuate, migliaia di bambini tra 1 e 17 anni sono stati sottoposti volontariamente a un semplice prelievo di sangue per individuare la presenza di autoanticorpi legati al diabete tipo 1 e, con un test genetico, la predisposizione alla celiachia.

I numeri dello screening pilota

I dati sono significativi e, in alcuni casi, sorprendenti. Su circa 100.000 bambini testati nelle quattro regioni: oltre 1.200 hanno mostrato positività ad almeno uno degli autoanticorpi associati al diabete di tipo 1, segnalando un rischio concreto di sviluppare la malattia anche in assenza di sintomi. Non solo, più di 1.100 bambini sono risultati portatori di una predisposizione genetica alla celiachia, con alcuni già in fase preclinica della malattia, senza ancora manifestazioni evidenti.

Questi risultati hanno permesso a molte famiglie di accedere a controlli più approfonditi e, in alcuni casi, di iniziare un percorso di monitoraggio o cura prima dell’insorgenza delle complicanze. Per esempio, diversi casi di diabete latente sono stati scoperti e trattati prima che si manifestassero in forma acuta, evitando il ricorso al pronto soccorso o alla terapia d’urgenza.

Verso lo screening nazionale

Il successo della fase pilota ha convinto le istituzioni ad ampliare il progetto a tutto il territorio nazionale. Il programma nazionale di screening per diabete tipo 1 e celiachia nei minori è previsto per l’avvio entro la fine del 2025 o inizio 2026, con il coinvolgimento progressivo delle regioni e un’organizzazione su base volontaria e gratuita. L’obiettivo sarà estendere lo screening a tutti i bambini tra 1 e 17 anni, integrandolo nella rete pediatrica territoriale e nei programmi scolastici di prevenzione. La sfida sarà duplice: garantire l’adesione delle famiglie attraverso una corretta informazione e formare i pediatri a gestire le fasi successive alla diagnosi precoce, inclusi counseling, monitoraggio e presa in carico specialistica.

Intercettati oltre 1000 bambini a rischio

Questi dati confermano l’utilità dello screening genetico e autoanticorpale per individuare precocemente le patologie autoimmuni nei bambini, spesso silenti per mesi o anni prima della comparsa dei sintomi clinici. Un intervento che può ridurre drasticamente il rischio di chetoacidosi alla diagnosi, principale complicanza iniziale del diabete tipo 1, e favorire una presa in carico tempestiva da parte dei centri specializzati.

Glifozine in farmacia: stop ai piani terapeutici, via libera alla ricetta ripetibile

Buone notizie anche per i pazienti adulti affetti da diabete: l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) infatti ha approvato una svolta attesa da tempo. Le glifozine, farmaci di nuova generazione efficaci nel trattamento del diabete, ma anche nello scompenso cardiaco e nell’insufficienza renale cronica, saranno ora disponibili direttamente in farmacia e non più solo tramite distribuzione ospedaliera.

Non solo: l’accesso a questi medicinali non sarà più vincolato alla compilazione del piano terapeutico, ma basterà una semplice ricetta ripetibile del medico di base. «Si tratta di un importante passo verso la semplificazione e l’aderenza terapeutica», ha spiegato l’AIFA in una nota. L’eliminazione della burocrazia e il coinvolgimento diretto dei medici di famiglia permetteranno un accesso più tempestivo e meno frammentato ai trattamenti, rispondendo anche a una richiesta storica delle associazioni di pazienti.

Un risparmio per il sistema sanitario

Oltre a migliorare l’accesso alle cure, la misura porta con sé un impatto economico positivo: grazie a una rinegoziazione dei prezzi con le aziende produttrici, i costi per il Servizio sanitario nazionale saranno contenuti. La riduzione delle spese legate alla distribuzione centralizzata e alla gestione amministrativa dei piani terapeutici potrebbe generare risparmi consistenti a livello nazionale, pur mantenendo la qualità e la sicurezza dei trattamenti.

Prevenzione e accessibilità

La doppia novità:  screening precoce per i più giovani e semplificazione dell’accesso ai farmaci per gli adulti rappresenta un cambio di passo importante nella gestione del diabete e delle patologie correlate. Mentre i pediatri spingono per rendere strutturale lo screening a livello nazionale, gli specialisti sottolineano come l’integrazione tra prevenzione e innovazione terapeutica sia la chiave per un’assistenza più efficace e sostenibile.

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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