La presenza di defibrillatori automatici esterni (DAE) sul territorio è fondamentale per aumentare la sopravvivenza all’arresto cardiaco. Utilizzare un DAE entro 3-5 minuti dall’inizio dell’emergenza può aumentare la sopravvivenza del 50-70%, dopo aver chiamato il 112-118 per l’attivazione dei soccorsi e aver iniziato il massaggio cardiaco. Tuttavia, oltre il 70% dei DAE si trova in edifici pubblici, uffici e scuole che sono chiusi di sera, nei fine settimana e nei giorni festivi, rendendoli inutilizzabili in caso di necessità.
Di notte e nei weekend troppi defibrillatori inutilizzabili
Italian Resuscitation Council, società scientifica senza scopo di lucro che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare ha stimato che troppi defibrillatori da esterno sono inutilizzabili di notte e nel weekend. Hanno analizzato i 115 defibrillatori presenti e registrati alle centrali operative del sistema di emergenza sanitaria nei centri storici di Bologna (86 DAE) e Cuneo (29 DAE). Hanno notato che molti di questi si trovavano all’interno di edifici chiusi di sera, di sabato e di domenica. In particolare, questa situazione riguardava il 76% dei DAE di Cuneo e l’81% dei defibrillatori di Bologna . I dati raccolti a Bologna e Cuneo rappresentano un campione significativo dei DAE complessivamente installati e registrati alle centrali del 112-118 nelle due regioni (in totale 2.953 in Piemonte e 9.364 in Emilia-Romagna) e pongono il problema di come rendere questi preziosi strumenti maggiormente disponibili tutti i giorni e a tutte le ore.
Regioni con il maggior numero di defibrillatori da esterno
Oggi, mappe online sui defibrillatori presenti sul territorio sono state realizzate in alcune regioni. Tra queste, la Lombardia ha censito 21.312 DAE, seguita dall’Emilia-Romagna con 9.364 DAE censiti e l’installazione prevista di ulteriori 1000 DAE grazie a un progetto regionale. Il Piemonte ha censito 2.953 DAE, mentre il Friuli-Venezia Giulia ha oltre 2.000 DAE censiti. La Sardegna ha censito 854 DAE .
Statistiche di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco
Poter contare sui defibrillatori da esterno è fondamentale per la sopravvivenza di chi viene colpito da arresto cardiaco come dimostrano i numeri. Gli arresti cardiaci sono 400.000 ogni anno in Europa, di cui 60.000 circa in Italia. Si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovre salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi anche con il defibrillatore. La sopravvivenza finale è di circa l’8%. Insegnare a tutti a riconoscere un arresto cardiaco e le azioni da compiere, a partire dalla rapida attivazione dei soccorsi attraverso il 112, è essenziale in quanto la possibilità di sopravvivenza all’arresto cardiaco diminuisce del 10% per ogni minuto che passa. .
Defibrillatori fuori dagli edifici pubblici e una app per geolocalizzarli
Guglielmo Imbriaco, membro del comitato scientifico di ha dichiarato essere di vitale importanza, ove possibile, «portare i defibrillatori fuori dagli edifici installando nei luoghi pubblici teche, oggi disponibili a costi contenuti, attrezzate per proteggere i DAE dagli agenti atmosferici e dai furti. Altrettanto importante è introdurre quanto prima un’applicazione nazionale per cellulari che geolocalizzi tutti i DAE attivi sul territorio, come già prevede la legge 116 del 2021 sui defibrillatori, così che i cittadini possano individuarli con estrema rapidità in caso di emergenza».
Teche da esterno per conservare i defibrillatori
La collocazione dei DAE nei luoghi pubblici all’aperto è possibile grazie a specifiche teche, con un costo compreso tra i 300 e i 500 euro, progettate per rendere visibili i defibrillatori e proteggerli dalle intemperie. Un esperimento di questo tipo è stato condotto nel Comune di Busca, in provincia di Cuneo, dove i 25 DAE pubblici sono sempre a disposizione dei diecimila abitanti, essendo collocati tutti all’esterno degli edifici.
Come prevenire atti vandalici ed ottimizzare l’utilizzo dei DAE
Per prevenire i furti, molti DAE sono dotati di schede SIM che li geolocalizzano. Inoltre, specifiche assicurazioni che includano nel costo del defibrillatore un piano pluriennale di manutenzione e tutele contro gli atti vandalici potrebbero favorire la loro collocazione all’aperto. Federico Semeraro, presidente di European Resuscitation Council (ERC), osserva: «La gestione dei DAE pubblici è un elemento cruciale per garantire un intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco extraospedaliero. È necessario sviluppare strategie innovative per il loro posizionamento, manutenzione e accessibilità in tutte le ore del giorno al fine di massimizzarne l’efficacia e rendere equo l’accesso alla possibilità di utilizzo da parte della popolazione».