Lo sport e l’arte per un giorno hanno fatto da collante tra cittadini e professioni sanitarie, ovvero radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. Il palcoscenico dell’iniziativa “In salute- il vostro benessere, il nostro obiettivo” è stato occasione di incontro, di divertimento ma anche di riflessione sul ruolo delle professioni sanitarie. L’iniziativa si è svolta lo scorso 6 ottobre presso l’Anfiteatro Martesana di Parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del terrorismo di Milano. Ed è stata patrocinata dal Comune di Milano nel solco di una consolidata collaborazione tra l’Ordine e l’assessorato al welfare.
Come fare una corretta prevenzione
L’importanza della prevenzione è il primo messaggio che i tecnici sanitari hanno voluto dare a quanti hanno preso parte alla prima edizione di “In-Salute – il vostro benessere, il nostro obiettivo”. L’evento, gratuito ed aperto a tutti, ha rappresentato un’opportunità unica per avvicinare la popolazione alle risorse sanitarie presenti sul territorio. «Sono anni che lavoriamo insieme al Comune per creare occasioni d’incontro con i cittadini – ha spiegato Diego Catania, Presidente dell’Ordine (nella foto) -. Questo evento rappresenta il coronamento del percorso fatto. Le professioni sanitarie dell’Ordine hanno raccontato, attraverso sport, arte e condivisione, la prevenzione e il ruolo dei loro operatori».
In-Salute: vademecum per benessere fisico e mentale
Numerose le iniziative organizzate per allenare il corpo: judo per i bambini, pilates e video dance per gli adulti con l’obiettivo di acquisire consapevolezza ed attivare la chimica del benessere. Tornei di carte, quiz e rompicapo hanno invece permesso ai presenti di stimolare la mente. Sessioni di make-up hanno dato gli strumenti per valorizzare un sorriso sano e giochi psicologici hanno aiutato i presenti a conoscere meglio se stessi e le proprie emozioni. «Abbiamo voluto in questo modo offrire un vademecum su come costruire il benessere fisico e mentale, tenere allenata la mente e il corpo, coltivare la socialità e dialogare con i professionisti sanitari competenti», hanno raccontato i consiglieri Alberto Galbusera e Maurizio Vergani.
Voi cosa fate? Le professioni sanitarie si raccontano
Il lavoro che svolgono i tecnici delle professioni sanitarie non sempre è comprensibile e conosciuto da tutti. Per questo attraverso immagini di quotidiano lavoro raccolte tra il 2020 e il 2023 i tecnici della sanità si sono raccontati con due prospettive: dell’emergenza e dalla parte della persona assistita. «Ne sono emersi ritratti interessanti per chi non conosce bene tutte le Professioni del nostro Ordine – ha evidenziato Davide Bassani, referente TSRM e PSTRP -. I presenti hanno potuto trovare nella mostra fotografica una risposta alla domanda frequente che si pongono: “ma voi cosa fate?”».
Conoscere le professioni sanitarie e superare le forme di violenza
L’evento, che ha visto la partecipazione del Presidente del Comitato M’Impegno e Direttore Generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Carmelo Ferraro; del Presidente dell’Ordine dei fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Sondrio e Varese, Angelo Mazzali e del Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, Rudy Alexander Rossetto ha voluto lanciare un messaggio di distensione.
Sorrisi per dire stop alle forme di violenza
La giornata, infatti, si è conclusa con uno spettacolo di cabaret di Leonardo Manera, ma soprattutto ha cercato di abbassare i toni e ridurre il clima di tensione che spesso si innesca tra pazienti e operatori sanitari. «Sappiamo bene che non sempre è facile abbattere la distanza percepita fra le persone e gli operatori della salute. Un attrito che purtroppo, nelle sue forme più gravi, arriva ad esplodere in aggressività e violenza – ha concluso il Presidente Catania -. Per questo è importante creare connessioni per acquisire una nuova consapevolezza sull’attività dei tecnici della sanità. Sono oltre 14 mila sul nostro territorio, professionisti che in momenti come questo possono rispondere a tante domande legate alla salute, al bisogno e alla vulnerabilità. Queste giornate aiutano a lavorare sul riconoscimento sociale dovuto alle nostre professioni».