domenica, Febbraio 9, 2025
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Dalle professioni sanitarie un vademecum del benessere fisico e mentale

Il 6 ottobre al parco Martesana di Milano con “In-salute, il vostro benessere il nostro obiettivo”, l’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio ha incontrato i cittadini per fare prevenzione e superare violenza e stereotipi

Lo sport e l’arte per un giorno hanno fatto da collante tra cittadini e professioni sanitarie, ovvero radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. Il palcoscenico dell’iniziativa “In salute- il vostro benessere, il nostro obiettivo”  è stato occasione di incontro, di divertimento ma anche di riflessione sul ruolo delle professioni sanitarie. L’iniziativa si è svolta lo scorso 6 ottobre presso l’Anfiteatro Martesana di Parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del terrorismo di Milano. Ed è stata patrocinata dal Comune di Milano nel solco di una consolidata collaborazione tra l’Ordine e l’assessorato al welfare.

Come fare una corretta prevenzione

L’importanza della prevenzione è il primo messaggio che i tecnici sanitari hanno voluto dare a quanti hanno preso parte alla prima edizione di “In-Salute – il  vostro benessere, il nostro obiettivo”. L’evento, gratuito ed aperto a tutti, ha rappresentato un’opportunità unica per avvicinare la popolazione alle risorse sanitarie presenti sul territorio. «Sono anni che lavoriamo insieme al Comune per creare occasioni d’incontro con i cittadini – ha spiegato Diego Catania, Presidente dell’Ordine (nella foto) -. Questo evento rappresenta il coronamento del percorso fatto. Le professioni sanitarie dell’Ordine hanno raccontato, attraverso sport, arte e condivisione, la prevenzione e il ruolo dei loro operatori».

In-Salute: vademecum per benessere fisico e mentale

Numerose le iniziative organizzate per allenare il corpo: judo per i bambini, pilates e video dance per gli adulti con l’obiettivo di acquisire consapevolezza ed attivare la chimica del benessere. Tornei di carte, quiz e rompicapo hanno invece permesso ai presenti di stimolare la mente. Sessioni di make-up hanno dato gli strumenti per  valorizzare un sorriso sano e giochi psicologici hanno aiutato i presenti a conoscere meglio se stessi e le proprie emozioni. «Abbiamo voluto in questo modo offrire un vademecum su come costruire il benessere fisico e mentale, tenere allenata la mente e il corpo, coltivare la socialità e dialogare  con i professionisti sanitari competenti», hanno raccontato i consiglieri Alberto Galbusera e Maurizio Vergani.

Voi cosa fate? Le professioni sanitarie si raccontano

Il lavoro che svolgono i tecnici delle professioni sanitarie non sempre è comprensibile e conosciuto da tutti. Per questo attraverso immagini di quotidiano lavoro raccolte tra il 2020 e il 2023 i tecnici della sanità si sono raccontati con due prospettive: dell’emergenza e dalla parte della persona assistita.  «Ne sono emersi ritratti interessanti per chi non conosce bene tutte le Professioni del nostro Ordine – ha evidenziato  Davide Bassani, referente TSRM e PSTRP -.  I presenti hanno potuto trovare nella mostra fotografica una risposta alla domanda frequente che si pongono: “ma voi cosa fate?”».

Conoscere le professioni sanitarie e superare le forme di violenza

L’evento, che ha visto la partecipazione del Presidente del Comitato M’Impegno e Direttore Generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Carmelo Ferraro; del Presidente dell’Ordine dei fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Sondrio e Varese, Angelo Mazzali e del Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, Rudy Alexander Rossetto ha voluto lanciare un messaggio di distensione.

Sorrisi per dire stop alle forme di violenza

La giornata, infatti, si è conclusa con uno spettacolo di cabaret di Leonardo Manera,  ma soprattutto ha cercato di abbassare i toni e ridurre il clima di tensione che spesso si innesca tra pazienti e operatori sanitari. «Sappiamo bene che non sempre è facile abbattere la distanza percepita fra le persone e gli operatori della salute.  Un attrito che purtroppo, nelle sue forme più gravi, arriva ad esplodere in aggressività e violenza  – ha concluso il Presidente Catania -. Per questo è importante creare connessioni per acquisire una nuova consapevolezza sull’attività dei tecnici della sanità. Sono oltre 14 mila sul nostro territorio, professionisti che in momenti come questo possono rispondere a tante domande legate alla salute, al bisogno e alla vulnerabilità. Queste giornate aiutano a lavorare sul riconoscimento sociale dovuto alle nostre professioni».

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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