Salvaguardare la salute del cuore e ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari che rappresentano ancora oggi la prima causa di morte nella popolazione, (30,8% dati Istat), è una delle grandi sfide del nostro tempo. Una sfida che vede impegnati oggi 47 tra istituti di ricerca, ospedali e centri autorizzati in tutta Italia. Il progetto “Al cuore della prevenzione”, è entrato nella fase esecutiva: reclutare 30 mila cittadini su base volontaria da Bolzano a Palermo.
Al cuore della prevenzione: il progetto
Con un finanziamento di 20 milioni di euro dal Ministero della Salute, “Al cuore della prevenzione /CVrisk-it” è il più grande e ambizioso programma di prevenzione fatto su scala nazionale per contrastare le patologie cardiovascolari. Alla conferenza stampa di questa mattina il Presidente della Rete e Direttore Scientifico dell’IRCCS Policlinico San Donato, Lorenzo Menicanti ha ricordato come «La rapidità con cui il gruppo di lavoro è passato dalla fase progettuale a quella esecutiva sia testimonianza di due elementi: l’urgenza di questo intervento e la solidità della rete e dei centri coinvolti». Menicanti, inoltre, ha posto l’accento sulla «straordinaria collaborazione scientifica creatasi su scala nazionale attorno a CVrisk-it senza la quale arrivare alla fase esecutiva del progetto sarebbe stato assai difficile se non impossibile».
Come aderire al progetto: “Il Cuore della prevenzione”
Possono aderire al progetto cittadini tra i 40 e gli 80 anni, sani e senza precedenti patologie cardiovascolari o diabete. «La Rete dei Centri di arruolamento – ha spiegato Ambra Cerri, Project Manager di CVrisk-IT e Direttore Operativo Ricerca di IRCCS Policlinico San Donato – è organizzata secondo il modello Hub & Spoke e copre una parte rilevante del territorio nazionale per garantire un accesso equo e capillare». il progetto coinvolge 17 IRCCS (Hub) e una trentina di aziende sanitarie di diversa natura (Spoke). «I cittadini, che rispondono ai criteri di inclusione e che su base volontaria intendono iscriversi allo studio, possono consultare il sito della Rete Cardiologica IRCCS dove è disponibile un form per la manifestazione di interesse (https://retecardiologica.it/community-cvrisk/). Questa architettura organizzativa – ha aggiunto Cerri – è stata progettata per assicurare una rappresentazione completa e bilanciata del campione di popolazione, garantendo al contempo la massima diffusione e accessibilità a tutti i cittadini».
Primi obiettivi: protocollo di studio e nuove tecnologie
Dopo la positiva valutazione dello studio da parte del Ministero della Salute, la Rete Cardiologica IRCCS ha portato a termine – nel 2024 – i primi importanti obiettivi nel pieno rispetto del cronoprogramma progettuale. È stato definito:
- il protocollo di studio, già approvato da alcuni Comitati Etici Territoriali dei Centri coinvolti, con l’obiettivo di integrare soluzioni innovative e fattibilità operativo-organizzativa.
- la piattaforma informatica avanzata per la raccolta dei dati, con un’interfaccia dedicata ai partecipanti denominata MyCardioSpace, progettata per semplificare l’utilizzo dei dati a fini scientifici, mettendo al centro il cittadino.
«A questo proposito – ha aggiunto ancora la manager – c’è un’interlocuzione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali».
Nasce la biobanca
CVrisk-IT con la collaborazione di Human Technopole, centro di ricerca di eccellenza che apporterà know-how tecnologico e metodologico rafforzando l’impatto scientifico, contribuirà alla creazione della più grande biobanca nazionale dedicata alla ricerca cardiovascolare. La raccolta dei campioni biologici e dei dati clinici permetterà in futuro di avere un patrimonio prezioso per futuri studi scientifici per affrontare le sfide sanitarie globali.
L’importanza della prevenzione
«La prevenzione cardiovascolare è un pilastro fondamentale per garantire la sostenibilità del SSN – ha chiosato la Chief Project Manager di CVrisk-IT – perché riduce il carico assistenziale e migliora la qualità della vita. Due le aspirazioni principali dello studio:
- costruire una rete di prevenzione solida ed efficace, capace di anticipare il rischio cardiovascolare;
- promuovere interventi mirati di prevenzione. L’obiettivo a lungo termine è che la prevenzione cardiovascolare divenga una normale pratica al pari di quella oncologica».
Magnini invita gli italiani: «prendetevi cura del cuore»
Collegato da remoto Filippo Magnini, due volte campione mondiale nei 100 metri stile libero, due ori mondiali in vasca corta e 17 titoli europei, ha esortato gli italiani ad aderire al progetto. «Come atleta ho sempre posto la massima attenzione alla salute del mio corpo e, in particolare, del mio cuore. Anche per questo motivo ho accettato con convinzione di sostenere CVrisk-IT». Magnini si è rivolto poi agli sportivi amatoriali e a coloro i quali praticano attività fisica con regolarità: « Questo progetto è una opportunità preziosa per tutti, un investimento concreto nella salute pubblica che non possiamo permetterci di sprecare» e ha invitato caldamente la popolazione a informarsi e a partecipare. «Il vostro cuore – ha concluso – ve ne sarà grato».