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Crescita dei ragazzi: ottimizzare lo sviluppo ed evitare patologie future

Sottoporre il proprio figlio alla visita auxologica è utile per controllare la crescita in peso e altezza e l’avvio dello sviluppo puberale . A cura del prof. Antonio Stamegna, endocrinologo

Prof. Antonio Stamegna specialista in endocrinologia e metabolismo

Uno dei compiti a cui l’endocrinologo è chiamato è quello di valutare la corretta crescita staturale prima della pubertà. Fino all’età di dieci anni è abbastanza facile che sia ancora il pediatra a controllare se la crescita del piccolo paziente è in linea con il target genetico. Dopo i dieci anni, con l’inizio della scuola media, il rischio è che non considerando il prepubere più un bambino, si saltino i controlli dal pediatra. Sono proprio questi, invece, gli anni più delicati, dove un ritardo di crescita va assolutamente diagnosticato per porvi rimedio.

L’importanza della visita auxologica per controllare la crescita

Si chiama visita auxologica la valutazione clinica dell’accrescimento staturo-ponderale (crescita peso-altezza) e dello sviluppo puberale in tutte le fasi dell’età evolutiva, dal bambino all’adolescente. La visita auxologica, dunque, serve a controllare che la crescita, in peso e statura, sia armonica e regolare e che l’avvio dello sviluppo puberale avvenga nei tempi fisiologici (non prima degli 8 anni nelle bambine e non prima dei 9 anni nei bambini).

Come si svolge la visita auxologica?

Per determinare perché un bambino non cresce bene è importante fare una corretta diagnosi. Per questo motive vengono poste ai genitori alcune domande specifiche riguardanti l’alimentazione, lo stile di vita, eventuali disturbi intestinali e malattie già diagnosticate o presenti in famiglia.

  • Alimentazione: la dieta deve essere la più varia e completa possibile, non si deve eccedere in carboidrati (dolci, pizza, panini, succhi di frutta, bevande gassate), va curata la colazione e la merenda da portarsi a scuola.
  • Stile di vita: particolare attenzione all’attività sportiva, non assente ma neanche eccessiva e stressante (caso a parte i piccoli atleti); alle ore di sonno ed alla qualità del sonno.
  • Disturbi intestinali: va posta attenzione ad ogni sintomo che possa ricondurre ad intolleranze alimentari tra cui quella al glutine perché la causa alimentare principale di ritardo nello sviluppo è la celiachia.
  • Malattie del bambino o familiari: tranne rare patologie ipofisarie che vengono diagnosticate nei primi anni di vita, molta attenzione va posta circa l’eventuale presenza in famiglia di patologie metaboliche (diabete), ormonali (ipotiroidismo) e autoimmune (tiroidite, lupus, connettiviti, celiachia, psoriasi, vitiligine).
  • Visita ed esame obiettivo: si misura il peso e l’altezza, se ne valuta il percentile e a sei mesi la curva di crescita. Nei maschietti è bene valutare se i testicoli sono in sede. In entrambi i sessi, la comparsa della peluria ascellare (adrenarca) indica l’inizio della fase pre-puberale che porterà alla maturazione testicolare e ovarica nei due anni successivi.
  • Target genetico per altezza: si calcola in base all’altezza dei genitori.

E’ sempre necessario fare una visita auxologica?

No, se il bambino-adolescente non mostra segni di una crescita staturale non regolare (“cresce poco” o “cresce troppo”). Assolutamente sì, se vi siano alterazione del peso (troppo magro oppure con eccesso ponderale) o se lo sviluppo puberale non è congruo con l’età (pubertà precoce o ritardata). Può anche essere una visita utile come controllo generale dello stato di salute e sviluppo del bambino-adolescente.

Quali esami effettuare se la crescita appare rallentata?

  • emocromo, vitamina D3, vitamina B12, ferritina, TSH, TPOab e TGab rappresentano il pannello base su cui eventualmente inserire:
  • ricerca anticorpi anti endomisio e anti transglutaminasi per escludere la celiachia (oppure test genetici specifici),
  • eventualmente misurare il GH e il suo effettore periferico IGF-1 per escludere un deficit di ormone della crescita;
  • nei casi di sovrappeso vanno misurate glicemia ed insulina (indice HOMA).

Come è possibile ottimizzare la crescita?

Più tardi arriva la pubertà (menarca nelle bambine, sviluppo sessuale nei ragazzi) più si crescerà in altezza. Al contrario, una pubertà precoce pur non patologica, porterà all’ossificazione delle cartilagini e al blocco della crescita in tempo prematuro. In questo ambito gioca un ruolo importante la genetica; l’età di sviluppo dei genitori è un fattore da considerare.

La produzione ipofisaria del GH, ormone della crescita, risente anche della genetica (genitori alti – ragazzi alti e viceversa). La stimolazione fisiologica alla sua produzione avviene anche per altre vie epigenetiche. Per stimolare la produzione del GH in maniera fisiologica occorre:

  • rispettare le ore di sonno (non meno di dieci),
  • non assumere carboidrati in eccesso (questo potrebbe causare una ridotta funzione della tiroide e aumentando la produzione dell’insulina verrebbe prodotto meno GH)
  • Considerare che l’ipoglicemia è un fattore di stimolo del GH e, dunque, se il bambino arrivasse stanco alla sera e non volesse cenare non sarebbe un problema mandarlo a dormire digiuno
  • Anche la febbre è un fattore di crescita attraverso la stimolazione del GH e, dunque, quando il bambino ha la febbre non fargliela scendere subito ma aspettare almeno i 38°

Si possono prescrivere integratori per la crescita?

Assolutamente si, anche se la dieta è bilanciata.

  • L’arginina stimola la secrezione di GH
  • Lo iodio, il ferro e il selenio fanno funzionare meglio la tiroide
  • La vitamina D3 evita di ammalarsi di patologie autoimmuni (tiroidite tra tutte)
  • La vitamina B12 se fa sport e non mangia carne rossa
  • La vitamina C aiuta ad assimilare il ferro ed irrobustisce le ossa

Attenzione agli interferenti endocrini

Negli ultimi anni si è scoperto il ruolo negativo di alcune sostanze presenti nell’ambiente, nei cibi, nella plastica, nei prodotti per la pulizia della casa, sulla salute (per approfondimenti Endocrinologia ambientale su www.antoniostamegna.it). In particolare, nel campo endocrinologico, si è riscontrato un aumento dei casi di endometriosi, ridotta fertilità, tumori gonadici.

In tema di crescita e di raggiungimento del miglior target genetico, va fatta molta attenzione anche al consumo di soia per l’effetto estrogeno simile e alla provenienza delle carni. Queste devono essere rigorosamente italiane o essere sottoposte ai controlli veterinari come da legge che vieta l’utilizzo di ormoni.

Dosi di estrogeni, assunte involontariamente, possono anticipare lo sviluppo nelle bambine. Queste potrebbero in tal modo non superare l’altezza della mamma, come invece è avvenuto nei secoli scorsi.

Conclusioni

La maggior parte di voi a questo punto si domanderà se ha fatto la visita auxologica. Forse no. Neanche io credo di averla mai fatta. Se i genitori vedono crescere i figli in salute e in altezza non devono preoccuparsi. E’ comunque giusto sapere che la medicina sta andando sempre di più verso la prevenzione. Dunque, in caso di dubbio sulla salute dei figli o sulla loro crescita, è opportuno parlarne con il medico curante da cui accettare ogni rassicurazione. Ma siate determinati ad andare oltre se non siete convinti.

A cura del Prof. Dottor Antonio Stamegna                                                              Specialista in Endocrinologia

 

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