giovedì, Aprile 24, 2025
HomePrimo pianoCovid, 5 anni dopo le bare di Bergamo

Covid, 5 anni dopo le bare di Bergamo

Oggi si celebra la Giornata in memoria delle vittime del Covid. La Giornata ricorda il 18 marzo 2020 quando una decina di camion militari, carichi delle salme di vittime del virus, che partivano per svariate destinazioni italiane a cercare impianti di cremazione disposti ad accettare i nostri morti, nel silenzio del lockdown. Oggi sono tante le iniziative di commemorazione dove il virus ha colpito più duramente, come a Bergamo.

Cinque anni dall’arrivo del Covid in Italia e da quella devastente immagine delle bare di Bergamo e dei camion militari che le trasportavano in altre città. Quella fu la giornata più dura, l’inizio di un incubo per almeno due generazione. Una sparita per sempre e l’altra che ancora oggi porta con sé il disagio di essere stata chiusa in casa due anni a causa del Covid. Oggi i Palazzi delle istituzioni avranno le bandiere a mezz’asta e sono numerosi gli interventi e le polemiche della politica italiana.

Sì al ricordo ma meglio il fare

A parlare all’Adnkronos Salute è Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici della città orobica, che ripercorre quanto ha vissuto in prima linea: «Oggi la voglia di ricordare si è affievolita, c’è più voglia di fare. Il ricordo si sta molto stemperando, non vedo nella gente la voglia di tornare indietro con la mente. Io sono di Albino, che insieme ad Alzano e Nembro, sono i luoghi dove sparì, praticamente, una generazione di miei concittadini e persi i miei pazienti di una vita, molti avevano anche un’età vicino alla mia. E ripenso anche ai colleghi morti sul campo a Bergamo, furono 31, quasi tutti nelle prime 2 o 3 settimane».

Medici allo sbaraglio

«In larga maggioranza i medici di medicina generale furono mandati, allo sbaraglio, al domicilio dei loro pazienti, senza la possibilità di comprare mascherine e nessun’altra protezione individuale. Ricordo che si vedevano in giro i vigili urbani, fortunatamente, con la mascherina, ma i medici non le avevano. Lo sforzo dell’ospedale fu una cosa eroica – ricorda Marinoni – dovrebbe essere un modello in assoluto».

Abbiamo imparato da quella tragica esperienza?

«Al di là del fatto che sapremmo organizzarci con più prontezza sulla base dell’esperienza, in realtà non è cambiato molto, non è stato potenziato realmente il nostro Servizio sanitario nazionale – analizza sempre parlando con l’Adnkronos Salute – Anzi, è depotenziato, soffre come soffrono a livello europeo tutti i grandi sistemi fondati sulla fiscalità generale. Siamo messi meglio degli inglesi, che hanno un sistema come il nostro, riusciamo ancora meglio noi, però il potenziamento non c’è stato».

Commissione parlamentare ricorda vittime

«Come Commissione è giusto rendere omaggio alla memoria delle vittime con un momento di silenzio». Così il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-CoV-2, Massimo Lisei, aprendo oggi i lavori nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. Oggi l’audizione di Pier Paolo Lunelli, generale in riserva dell’Esercito

CRI: Immagini di Bergamo, indelebili

«Smarrimento, paura, tristezza, dolore e solitudine. Questi furono solo alcuni dei sentimenti che accompagnarono l’intero Paese durante la pandemia da Covid-19, soprattutto nelle fasi iniziali della diffusione del virus. Le immagini delle ambulanze, del trasporto in alto biocontenimento, dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime, restano indelebili nella memoria collettiva. Davanti a un’emergenza sanitaria così grande, le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa Italiana si confermarono un baluardo di Umanità per la popolazione, portando aiuto ovunque ci fosse bisogno, impegnandosi in prima linea per soccorrere chiunque fosse malato o avesse i sintomi del virus». Queste le parole del Presidente della CRI, Rosario Valastro

I volontari della CRI furono conforto

«In quei momenti bui, l’abnegazione e l’inarrestabile forza dei nostri Volontari furono di conforto all’intera popolazione. Tante le vite spezzate da quel nemico invisibile e silenzioso giunto improvvisamente a sconvolgere la quotidianità di tutti. Anche tra i nostri Volontari, come tra gli operatori e i sanitari impegnati nel contrasto alla diffusione della malattia. Alla fine della pandemia, il bilancio delle vittime superò quota 196mila. Ad ognuna di loro va il nostro pensiero, alle loro famiglie il nostro abbraccio, lo stesso che in quei momenti di grande dolore rese la comunità ancora più unita e capace di reagire», conclude Valastro

Governatore Basilicata: lavorare per SSN, renderlo più forte

«In Basilicata, come in ogni altra regione, abbiamo vissuto mesi difficili, fatti di dolore, paura e sacrifici. Ci stringiamo nel ricordo di chi non ce l’ha fatta, di chi ha combattuto fino all’ultimo respiro, lontano dagli affetti più cari. Ogni numero, ogni dato, rappresenta una persona, una famiglia, un vuoto che resterà sempre con noi. A nome dell’intera Regione Basilicata, desidero esprimere la più sentita vicinanza ai familiari delle vittime. Il loro dolore è il nostro dolore. Voglio anche rivolgere un pensiero di profonda gratitudine a tutti coloro che, in quei momenti bui, hanno dato prova di straordinario coraggio e dedizione: i medici, gli infermieri, il personale sanitario, le forze dell’ordine, i volontari, gli amministratori e tutti i cittadini lucani che con disciplina e spirito di comunità hanno affrontato la pandemia», così il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Impegno verso il futuro

«Questa giornata, però – aggiunge il governatore -, non deve essere soltanto un’occasione di ricordo, ma anche un impegno verso il futuro. Dobbiamo continuare a lavorare per rafforzare il nostro sistema sanitario, per non dimenticare le fragilità emerse durante il Covid, per promuovere la ricerca, la prevenzione e la solidarietà. La memoria ci insegna che solo uniti possiamo superare le sfide più difficili. E la speranza, oggi, deve essere più forte che mai: speranza in una società più giusta, più attenta, più umana. Con rispetto ci inchiniamo davanti a chi non è più con noi. E da questo dolore troviamo la forza per costruire un domani migliore».

Crosetto, ricordo quei giorni ci impone non dimenticare

«Il sacrificio di medici, infermieri, operatori sanitari e di tutti coloro che hanno continuato a lavorare nei momenti più difficili del Covid non sarà mai dimenticato. Tra questi, anche il personale della Difesa: donne e uomini in uniforme che, con dedizione e senso del dovere, hanno garantito assistenza sanitaria, supporto logistico e sicurezza alla popolazione. Il ricordo di quei giorni difficili ci impone di non dimenticare, ma anche di continuare a impegnarci per il bene del Paese. La Difesa resta, oggi come allora, al servizio dell’Italia, con lo stesso spirito di abnegazione che ha guidato ogni azione durante l’emergenza», dichiara il Ministro della Difesa Guido Crosetto sul profilo X del dicastero.

Deputato Lai, ricordare è un dovere

«Ricordare le vittime del Covid, pazienti e personale sanitario, è un dovere e un debito verso le prossime generazioni, perché non si trovino impreparate a scenari come quelli vissuti nel 2020 e nel 2021. Sono passati 5 anni e onorare quelle vittime, a partire dai tanti operatori sanitari periti nell’esercizio del proprio dovere, dovrebbe essere un patrimonio indiscusso. Invece non è così. Non è così in Italia dove si perseguono ancora teorie complottiste e novax persino nelle istituzioni, all’interno delle forze di maggioranza. Non è così nel mondo e in particolare negli Usa dove il morbillo ha ripreso a mietere vittime, dove si sceglie un ministro della Sanità novax, dove si riducono i finanziamenti per la ricerca scientifica, e dove si sceglie di indebolire l’Oms unico spazio di collaborazione mondiale in sanità», così sui social il deputato Pd, Silvio Lai.

Scelte del Governo in direzione opposta

«Ricordare e rendere omaggio – aggiunge – a chi ha combattuto in prima linea durante la pandemia da Covid, medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine, il terzo settore, serve se insieme ricordiamo i rischi che corre la popolazione mondiale se si dismettono le infrastrutture sanitarie e di ricerca che ci hanno salvato dalla pandemia. In Italia abbiamo bisogno di un servizio sanitario nazionale forte, di una ricerca scientifica sostenuta, di una cooperazione scientifica internazionale. Le scelte che il governo Meloni e la maggioranza di centro destra stanno facendo in questi anni vanno in direzione opposta esponendoci a rischi che non dovremo più correre. Per questo – conclude – in Parlamento come nei territori la nostra denuncia è ferma e la nostra opposizione forte. Per non dimenticare», conclude il deputato Lai

Campane suonano  a lutto

A mezzogiorno in punto, su richiesta della Conferenza Episcopale Lombarda, le campane di tutte le chiese della regione a mezzogiorno hanno suonato a lutto in ricordo delle vittime dell’epidemia.

Le iniziative a Bergamo

Bergamo celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 con una cerimonia dedicata al tema “La memoria e la scoperta”. La cerimonia, aperta alla cittadinanza, si è tenuta in tre luoghi simbolici: il Cimitero Monumentale, Palazzo Frizzoni e il Bosco della Memoria al Parco della Trucca, con la partecipazione della Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Al Cimitero Monumentale riflessione del Vescovo Mons. Francesco Beschi e installazione sonora “Oltre il Silenzio” di Giotto Orsini. A Palazzo Frizzoni: ascolto del podcast “La memoria è oggi” e mostra fotografica “Primavera” di Lorenzo Zelaschi, accompagnati dal Coro “Intelletto d’amore“. Al Bosco della Memoria: interventi istituzionali, azione di memoria con oltre 100 studenti e deposizione di una corona di fiori. In serata, eventi culturali includono lo spettacolo “Giorni muti notti bianche” e il concerto “In Memoriam” alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Le iniziative mirano a riflettere sulla memoria collettiva della pandemia e il suo impatto sulle generazioni future.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti