mercoledì, Luglio 9, 2025
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Colpi di calore e terapie: i pericoli di questa estate e i consigli degli esperti

Allerta massima nelle città italiane. La Croce Rossa Italiana e Legambiente uniscono le forze per proteggere i più fragili. Attenzione a sintomi come nausea, stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione, potrebbero essere segnali di una reazione avversa al calore in combinazione con i farmaci

Il 2025 si sta rivelando un anno rovente. Dopo che il 2024 ha segnato un record storico come l’anno più caldo mai registrato secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, l’Italia si trova già ad affrontare un’estate segnata da temperature estreme e livelli massimi di allerta diramati dal Ministero della Salute. I colpi di calore, ormai sempre più frequenti e violenti, stanno mettendo a dura prova la salute pubblica.

Croce Rossa italiana e Legambiente insieme per la prevenzione ai colpi di calore

In prima linea contro i colpi di calore troviamo la Croce Rossa Italiana, che ha rinnovato la sua alleanza con Legambiente nella campagna “Cresce il caldo, cresce la prevenzione”. Quest’anno, l’iniziativa si arricchisce con un protocollo sperimentale che coinvolge i 27 Comuni inclusi nel Sistema di Allerta Ondate di Calore e una nuova attenzione alle arbovirosi, malattie infettive trasmesse da insetti come le zanzare, in preoccupante aumento a causa del riscaldamento globale. «Giorno dopo giorno è sempre più evidente: non possiamo sottovalutare gli effetti del cambiamento climatico sulla salute umana –  ha sottolineato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana -. Serve un’attivazione tempestiva per evitare conseguenze umanitarie devastanti».

L’impatto del caldo sui farmaci

Ma il caldo non minaccia solo chi è già vulnerabile per età o condizioni croniche. Come evidenzia l’immunologo Mauro Minelli, docente di Nutrizione Umana all’Università Lum, le alte temperature possono interferire anche con terapie farmacologiche in corso, rendendo alcuni medicinali rischiosi o meno efficaci. Sintomi come nausea, stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione potrebbero essere segnali di una reazione avversa al calore in combinazione con i farmaci.

Quali sono i farmaci a rischio per il troppo caldo

Tra i medicinali più problematici in estate troviamo: Antistaminici e antidepressivi, che aumentano la fotosensibilità; Antinfiammatori non steroidei (come ibuprofene e diclofenac), che possono aggravare l’effetto del sole sulla pelle. A questi occorre poi aggiungere Diuretici e lassativi, che favoriscono la disidratazione. Chi ricorre agli Ipoglicemizzanti,  alle statine, agli immunosoppressori e ai farmaci antipsicotici, è importante sapere che questi sono in grado di interferire con la termoregolazione. Infine, le pillole anticoncezionali possono accentuare lo stress termico.

I rimedi naturali

«Una delle motivazioni per cui molti farmaci possono risultare controindicati col caldo risiede nella loro capacità disidratante o nella soppressione della sudorazione – spiega Minelli -. Ecco perché è imperativo bere molto, preferibilmente acqua con sali minerali, e consumare frutta e verdura fresca per evitare colpi di calore».

Prevenzione e buone pratiche contro i colpi di calore

I consigli di medici di medicina generale e specialisti per affrontare il caldo sono semplici, ma fondamentali:

  • Evitare l’attività fisica nelle ore più calde;
  • Indossare abiti leggeri e traspiranti;
  • Rimanere in ambienti freschi o ombreggiati;
  • Non sospendere terapie senza consultare il medico;
  • Prestare attenzione ai segnali del corpo.

Un’estate di responsabilità condivisa

«L’alleanza con la Croce Rossa è fondamentale – , aggiunge Mariateresa Imparato, responsabile Giustizia climatica di Legambiente -. Solo con una rete capillare di informazione e prevenzione possiamo proteggere i cittadini più esposti, a partire da quei quartieri urbani più carenti di servizi e aree verdi». La campagna “Che caldo che fa” porterà queste istanze nelle piazze italiane, con la prossima tappa prevista l’8 luglio a Napoli. L’obiettivo è chiaro: chiedere città più fresche, eque e pronte ad affrontare l’impatto del cambiamento climatico.

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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