lunedì, Gennaio 13, 2025
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Cocaina rosa: è boom tra i giovani. Medici nelle scuole per fare prevenzione

La cocaina rosa è un mix di sostanze psichedeliche molto diffuse a Roma. Provoca allucinazioni, nausea, agitazione, ipertermia, convulsioni e sindrome del delirio eccitatorio. A lungo termine può causare gravi danni cardiovascolari e cognitivi. Attivati da Ordine dei Medici, Associazioni e Polizia programmi di prevenzione nelle scuole

La chiamano cocaina rosa, anche se con la polvere bianca ha poco a che fare. In realtà la nuova sostanza stupefacente che impazza tra i giovani e gli over 65 è una fenetilamina di laboratorio a cui viene aggiunto un colorante alimentare rosa.

Cos’è la sostanza alla base cocaina rosa

Le fenetilamine sono delle sostanze psicoattive che comprendono diverse molecole, tra cui l’amfetamina, la metamfetamina e la 3,4-metilendiossimetamfetamina o MDMA. L’ambito di riferimento è quello  delle  sostanze psicoattive che si differenziano dalle altre droghe per diversa struttura molecolare. Questi cambiamenti riconducibili a lettere e numeri, indicano la sostituzione della molecola che si applica sull’anello aromatico, sulla catena alchimica e sull’azoto.  Le variazioni causano diversi effetti sui meccanismi di azione tali per cui portano stati allucinatori differenti a seconda della struttura molecolare. Ha effetti psichedelici che rendono coloro che ne fanno uso più energici e socievoli. Una sensazione che raggiunge i massimi livelli entro 3 ore e dura dalle 4 alle 8 ore.

Dove si consuma la cocaina rosa

Arriva dalla Colombia. In Italia è molto diffusa a Roma, dove la polizia ha intercettato uno spaccio di punta in alcuni quartieri residenziali: Parioli, Salario-Trieste fino a piazza Bologna.  La nuova sostanza stupefacente si sniffa come la cocaina ed è molto costosa. Un grammo può arrivare ad essere pagata anche 400 euro. Per questo oggi è uno status symbol ed è considerata una droga per facoltosi.

Il mercato di riferimento

Secondo quanto riferito dagli agenti in borghese impegnati da settimane nelle zone dello spaccio, i principali consumatori sarebbero adulti facoltosi, anche se, nonostante il costo proibitivo, non mancano tra i consumatori giovani e giovanissimi pure minorenni.  A destare curiosità tra le forze dell’ordine, le modalità di spaccio piuttosto creative. Infatti, è stato scoperto che, in occasione di cene e feste, la droga viene nascosta in lampade di sale che riescono a contenere anche 500 grammi della sostanza.

Gli effetti devastanti della cocaina rosa

Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, anche Liam Payne, ex cantante degli One Direction avrebbe assunto la cocaina rosa poco prima del decesso, avvenuto la scorsa settimana in un hotel di Buenos Aires. La situazione dunque preoccupa anche perché coinvolge molti giovani, come confermano le forze di polizia. «È una delle sostanze più utilizzate in questo momento ed ha degli effetti devastanti– spiega Antonio Bolognese, responsabile scientifico della Commissione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma-. Per il modo in cui si assume ha una precoce attività sul cervello, ossia crea immediatamente una sensazione di ‘piacere’, e si elimina altrettanto velocemente. Ma come tutte le sostanze stupefacenti può portare a dipendenza e stati psicotici».

Cosa può causare a lungo termine

Nell’immediato la cocaina rosa genera allucinazioni, provoca nausea, agitazione, ipertermia, convulsioni e sindrome del delirio eccitatorio, fanno sapere gli esperti, ma con tempo questa sostanza può causare gravi danni cardiovascolari e cognitivi che danneggiano la memoria, la personalità e la salute mentale; fino ad arrivare a causare  arresto cardiaco e morte.

L’importanza della prevenzione

Per porre un freno alla diffusione e al consumo della cocaina rosa, da qualche settimana l’ordine dei medici di Roma (OMCeO), tramite l’Associazione ETS Osservatorio sulle dipendenze, presieduto dallo psichiatra Alessandro Vento e al contributo di Fondazione Roma, sta facendo una campagna di sensibilizzazione sui rischi delle dipendenze nelle scuole e nei centri sportivi della capitale. Secondo l’associazione ETS Osservatorio sulle dipendenze, la prevenzione primaria precoce è l’unica vera possibilità per evitare che i giovani inizino fin dall’adolescenza a fare uso di queste sostanze».

Peer education per allontanare i giovani dalla droga

Il metodo adottato è quello della peer education, ovvero educazione tra pari, come conferma la polizia. «Facciamo degli incontri con piccoli gruppi di studenti, sei al massimo, durante i quali diamo delle informazioni su questi temi- aggiunge Bolognese– poi, a loro volta, questi ragazzi veicolano il messaggio agli altri studenti nell’ambito di una serie di laboratori, utilizzando il loro linguaggio. Abbiamo visto che è un metodo molto efficace. All’inizio del percorso facciamo compilare dei questionari anonimi per sondare la conoscenza dei ragazzi sulle sostanze, gli effetti ma anche sul loro stile di vita. Alla fine, riproponendo il questionario, abbiamo visto che c’è un miglioramento delle conoscenze del 70%».

La curiosità dei giovani sulla cocaina rosa

L’interesse e la curiosità dei giovani verso questa sostanza è in aumento. La conferma arriva dalle stesse forze dell’ordine impegnate, con le associazioni,  in un programma di prevenzione nelle scuole. «Uno degli ultimi incontri è stato in una scuola a Villa Flaminia- ha spiegato Bolognese- avevamo davanti ragazzi di circa 14 anni e ci hanno fatto tante domande proprio sulla cocaina rosa, volevano sapere cosa fosse e quali effetti potesse dare». Segno che l’argomento è di stretta attualità «è importante parlarne per rendere consapevoli i giovani degli effetti che le dipendenze, non solo dalla droga, ma anche da alcol, social e internet possono avere sulla loro salute mentale. Importante- conclude Bolognese- portare avanti parallelamente un’azione di prevenzione, come stiamo facendo con questi incontri, e un’azione di repressione, come stanno facendo le forze dell’ordine con le loro operazioni».

 

 

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