In poco più di un anno, l’IRCCS San Gerardo dei Tintori ha eseguito 500 interventi chirurgici oncologici e ad alta complessità con la chirurgia robotica mininvasiva. Un traguardo che vale anche il riconoscimento ufficiale da parte della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. In questo modo l’Ospedale di Monza diventa uno dei sette hub regionali per la formazione delle équipe chirurgiche in robotica.
Quattro aree di intervento nella chirurgia oncologica
Le procedure eseguite coprono quattro aree chiave della chirurgia oncologica: generale (colo-rettale, epato-biliare, pancreatica, gastro-esofagea ed endocrinologica), ginecologica, toracica e urologica. Il risultato è frutto di un investimento strategico nella tecnologia e nel capitale umano, che ha reso possibile un ampliamento significativo dell’offerta sanitaria pubblica. «La crescita tecnologica della nostra Fondazione ha favorito l’arrivo di validi professionisti e ha ampliato l’offerta di cura per i cittadini – afferma con soddisfazione il presidente Claudio Cogliati -. Oggi possiamo offrire una chance terapeutica concreta anche a pazienti per cui, fino a ieri, le opzioni erano limitate a trattamenti farmacologici o a interventi differiti nel tempo».
Una chirurgia più sicura, precisa e umana
La chirurgia robotica rappresenta un’evoluzione sostanziale rispetto alle tecniche tradizionali. Permette di ridurre l’invasività degli interventi pur mantenendo elevati standard di radicalità oncologica. Il dott. Andrea Gregori, Direttore della Struttura Complessa di Urologia e Coordinatore dell’attività robotica, spiega: «L’obiettivo è ridurre il trauma chirurgico e aumentare la precisione dell’intervento. Questo approccio consente una maggiore sicurezza per pazienti oncologici, riducendo i rischi di infezione, sanguinamento e complicanze post-operatorie. I tempi di degenza sono più brevi e la ripresa funzionale è più rapida». Un ulteriore vantaggio della chirurgia robotica riguarda la sua applicabilità anche a pazienti fragili, anziani o con comorbidità, per i quali gli approcci chirurgici tradizionali risultano spesso troppo rischiosi.
Tecnologia al servizio della precisione
I sistemi robotici offrono una visione tridimensionale e ingrandita del campo operatorio, simile alla realtà virtuale, e garantiscono una stabilità e una precisione ineguagliabili. Il chirurgo, attraverso una consolle, può eseguire rotazioni a 360 gradi, movimenti ambidestri e operazioni in spazi anatomici ristrettissimi, eliminando ogni tremore involontario. «L’intervento con il robot – sottolineano i medici – riduce al minimo gli effetti collaterali della chirurgia tradizionale, senza compromessi sull’efficacia oncologica».
Verso un modello di eccellenza formativa
Il riconoscimento dell’IRCCS San Gerardo come centro hub per la formazione testimonia la volontà di Regione Lombardia di diffondere il know-how in chirurgia robotica su scala regionale. L’obiettivo è formare nuove generazioni di specialisti in grado di utilizzare con competenza queste tecnologie avanzate, che stanno progressivamente ridefinendo gli standard della pratica chirurgica.