venerdì, Gennaio 24, 2025
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Centri dialisi Sicilia: protesta su tagli e rincari, pronta la mobilitazione

I centri dialisi potrebbero aiutare ad abbattere le liste d’attesa sempre più lunghe. Invece temono tagli e rincari. Appello alla Regione Sicilia

Duecentocinquanta medici, 800 infermieri, 500 tra operatori sociosanitari e operatori socioassistenziali, 81 strutture in tutta la Sicilia sono questi i numeri dell’associazione Dialisi Sicilia. Una presenza capillare nei territori con centri che sono  veri e propri presidi ambulatoriali per i cittadini. Infatti, sono quasi 4 mila i pazienti in cura nella dialisi convenzionata siciliana. Centri che  potrebbero aiutare ad abbattere le liste d’attesa sempre più lunghe. Invece oggi tremano all’idea di possibili tagli e al contempo rincari che si ripercuoteranno inevitabilmente sui pazienti. Per questo ieri è stata convocata d’urgenza a Palermo l’Assemblea dei Centri di dialisi dell’Associazione Dialisi Sicilia.

Caos tariffe: cosa potrebbe accadere ai pazienti in dialisi?

A preoccupare è il caos creato dal nuovo tariffario nazionale sulle prestazioni e i Lea. A fine mese la Camera di consiglio del Tar del Lazio, infatti, si esprimerà nel merito del decreto del Ministro della Sanità Orazio Schillaci.  Nel frattempo, «la Pec della direzione generale non chiarisce in maniera esaustiva come procedere per i prossimi due mesi», commentano i vertici di Ads.

Proteste dei centri dialisi per i tagli

I Centri, con i suoi quattro mila  pazienti in cura nell’isola, sono pronti a clamorose iniziative di protesta contro i tagli e l’aumento dei costi per il personale e per l’energia.

Per scongiurare questo epilogo è stato rivolto un invito al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani affinché  riconosca il ruolo strategico dei Centri di dialisi a livello territoriale, in particolare dove il sistema pubblico è carente.

Cosa chiede Ads a Regione Sicilia

Un invito che Ads rivolge con fermezza alla Regione Sicilia. «La Regione deve tenere conto delle difficoltà che stiamo affrontando – affermano il presidente e il vicepresidente dell’Ads, Giuseppe Verde e Livio Marrocco -. I Centri di dialisi rappresentano un valore aggiunto per il sistema pubblico. Ma, per vari motivi, non viene sfruttata la potenzialità per migliorare i servizi alle persone che necessitano di cure». L’Ads è disponibile ad aprire immediatamente un confronto con il governo Schifani al quale tende la mano: «In questo momento la sanità sta soffrendo, siamo pronti a mettere a disposizione le nostre strutture per abbattere le liste d’attesa», concludono Verde e Marrocco.

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