sabato, Febbraio 8, 2025
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Cellule staminali “ringiovanite”, il futuro!

Uno studio giapponese, pubblicato dalla rivista scientifica “The Lancet”, realizzato dagli oftalmologi dell’Università di Osaka, dimostra la risoluzione di gravi patologie alle corne

Cellule staminali “ringiovanite”, il futuro. Le cellule staminali cordonali potranno essere riprogrammate per curare patologie croniche come la cecità, dovuta a gravi danni alle cornee. Lo si può prevedere guardando i risultati di un importante studio pubblicato dalla rivista scientifica “The Lancet”, realizzato dagli oftalmologi dell’Università di Osaka (Giappone).

Cosa ha dimostrato lo studio

Ha dimostrato quanto la riprogrammazione delle cellule staminali del sangue sia efficace per la rigenerazione della retina, all’esito del trapianto delle suddette cellule staminali “ringiovanite” su tre persone con una grave compromissione della vista. La ricerca, quindi, effettuata lavorando le staminali del sangue riportandole “indietro nel tempo” apre le porte al futuro medesimo utilizzo di cellule staminali cordonali, già “più giovani” rispetto a quelle del sangue, che potranno essere quindi utilizzate per gli stessi scopi ed altri ancora.

Cellule che ritornano “bambine”

Luana Piroli, direttore generale e della raccolta di: In Scientia Fides

«Un risultato straordinario che apre le porte a tantissime possibilità future – ha spiegato Luana Piroli direttore generale e della raccolta di In Scientia Fides, l’unica banca di conservazione di staminali cordonali sul suolo italiano – se calcoliamo che in questo studio sono state utilizzate cellule del sangue, le quali sono state riprogrammate per una funzione generativa, facendole ‘ritornare bambine’. Per le staminali cordonali il processo sarebbe ancora più rapido in quanto si tratta di cellule già più giovani».

Riprendere la vista con le staminali “ringiovanite”

Lo studio ha preso in esame casi per i quali le lesioni alle cornee inducono addirittura la cecità, soprattutto quando le staminali, che tengono vitale la cornea, muoiono. Questo comporta uno “spegnimento” della retina che arriva anche a causare la perdita della vista. «Fino ad oggi la soluzione è quella di prendere cornee da un donatore, con tutte le conseguenze del caso – ha proseguito Piroli – Grazie a questa ricerca è stato preliminarmente dimostrato come con queste staminali “ringiovanite” i pazienti hanno ripreso la vista».

Conservare le staminali dal cordone ombelicale

Ottimo punto di partenza che dà maggiore valore alla conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale. In uno studio, in collaborazione con la Università Sapienza, hanno riprogrammato in laboratorio cellule da sangue cordonale e gli esiti sono risultati positivi.

Le cellule staminali

Contenute nel sangue del cordone ombelicale sono salvavita per oltre 70 gravi patologie del sangue tra cui leucemie, linfomi, mielomi e neuroblastomi.

Di seguito elenchiamo alcune delle patologie per la cura delle quali si fa uso del trapianto di cellule staminali emopoietiche di sangue cordonale:

  • Tumori: Leucemia Acuta Linfoblastica (LAL), Leucemia Acuta Mieloide (LAM), Linfoma di Burkitt, Leucemia Mieloide Cronica (LMC), Leucemia Mieloide Cronica Giovanile (JCML), Leucemia Mielomonocitica Cronica Giovanile (JMML), Liposarcoma, Sindromi Mielodisplastiche (MDS), Leucemia Mielomonocitica Cronica (CMML), Neuroblastoma, Linfoma Non-Hodgkin, Linfoma di Hodgkin
  • Malattie non tumorali da insufficiente funzionalità midollare: Anemia Aplastica Severa, Anemia di Blackfan-Diamond, Discheratosi Congenita, Anemia di Fanconi, Trombocitopenia Amegacariocitica, Sindrome di Kostmann
  • Emoglobinopatie: Anemia falciforme, ß-Talassemia (morbo di Cooley)
  • Errori congeniti del metabolismo: Adrenoleucodistrofia, Malattia di Batten, Malattia di Gunther, Sindrome di Hunter, Sindrome di Hurler, Malattia di Krabbe, Malattia di Lesch-Nyhan, Sindrome di Maroteaux-Lamy
  • Immunodeficienze: Sindrome di Omenn, Immunodeficienza Severa Combinata (SCID e SCID-ADA), Displasia Reticolare, Displasia Timica, Sindrome di Wiskott-Aldrich, Malattia Linfoproliferativa X-linked, Deficienza di Adesione Leucocitaria
  • Altre malattie: Istiocitosi a Cellule di Langerhan, Sindrome di Evans, Linfo-isitiocitosi Emofagocitica Familiare, Linfo-isitiocitosi EBV-associata, Ostepetrosi

Superare i vincoli dell’etica

«La riprogrammazione potrebbe dare una ulteriore espansione (valore) dell’utilizzo delle staminali cordonali. Questa ricerca di dice, infatti, che la riprogrammazione funziona, producendo cellule giovani senza utilizzarne di embrionali e quindi superando i vincoli dell’etica. Ad oggi i nostri campioni valgono di più – ha concluso Piroli – garantiamo ai genitori che decidono di conservare le cellule cordonali, già oggi utilizzabili per la cura di svariate patologie approvate dal Ministero della Salute, l’assicurazione di un patrimonio biologico che domani sarà ancora più utile e prezioso. Addirittura anche in ambito familiare».

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