venerdì, Gennaio 24, 2025
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Cefalee, una cattiva compagnia. A Napoli lo stato dell’arte

La Campania fa il punto su applicazione PDTA cefalee in Regione. Il progetto biennale si completerà entro il 31 dicembre 2025.

Per le cefalee a Napoli si fa il punto. L’incontro è stato organizzato da Cencora Pharmalex con il patrocinio di Regione Campania, Alleanza Cefalalgici (Al.Ce.), Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF), Federazione Italiana Medici di Famiglia (FIMMG), Società Italiana Farmacologia (SIF), Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle cure primarie (SIMG), Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) e realizzato con il contributo non condizionato di Organon Italia.

Nuovi percorsi per la presa in carico

Referenti istituzionali, clinici e associazioni hanno fatto il punto sull’implementazione del decreto dirigenziale numero 320/2021 che delinea il nuovo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la presa in carico di chi soffre di cefalea cronica in Campania.

La delibera 795

Già nel settembre del 2021 la Regione Campania aveva approvato il “PDTA per i pazienti affetti fa cefalee della Regione Campania”, il quale prevedeva tre livelli assistenziali: (1) Medici di Medicina Generale, (2) Neurologo territoriale o ospedale con ambulatorio cefalee, (3) Centro Cefalee regionale di coordinamento e formazione. Con la successiva delibera numero 795 ha approvato un progetto regionale per la sperimentazione di metodi innovativi per la presa in carico del paziente con cefalea primaria cronica.

Migliorare la diagnosi precoce

«Per dare piena attuazione all’Accordo Stato Regioni 2023, la Giunta Regionale della Campania, con DGRC 795/2023, ha approvato – afferma Ugo Trama, Dirigente UOD Politica del Farmaco e Dispositivi, Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale di Regione Campania – il progetto regionale finalizzato alla sperimentazione di metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica. Il progetto di durata biennale si completerà entro il 31 dicembre 2025 ed avrà come obiettivo quello di implementare su piattaforma regionale Sinfonia la rete dei Centri Cefalee per migliorare la diagnosi precoce e la corretta presa in carico degli assistiti affetti da tale patologia»

Cos’è la cefalea

Il Pdta si occupa di gestire sul territorio tutte le forme di cefalee presenti e che hanno
manifestazioni differenti e differenti livelli di gravità. “Cefalea” è il termine scientifico per indicare diverse tipologie di mal di testa, che rappresentano nel loro insieme una tra le più frequenti patologie del sistema nervoso. Tra queste, l’emicrania si configura come una delle più frequenti e complesse ed è caratterizzata da un dolore di tipo pulsante, severo che peggiora con il movimento.

I sintomi della cefalea

Può essere accompagnata da nausea, vomito edeccessiva sensibilità alla luce e al rumore. Si differenzia dalla cefalea di tipo tensivo, ovvero il più comune mal di testa, per la maggior intensità e la localizzazione del dolore in una zona circoscritta della testa e dalla cefalea a grappolo per l’irregolarità delle crisi.

La cefalea a grappolo

Si manifesta con un dolore lancinante e insopportabile che tende a presentarsi con regolarità, a “grappoli”, da cui il nome, in determinati periodi dell’anno. Quando la cefalea si presenta abitualmente per più di 15 giorni al mese per oltre 3 mesi, si è in presenza di una condizione neurologica cronica che porta con sé ripetute crisi di emicrania. Condizione che predilige nettamente il sesso femminile manifestando un rapporto donna/uomo pari a 3:1.

I dati riguardanti il mal di testa

Secondo quanto riportato da uno studio relativo alla popolazione italiana, il 41,5% della popolazione indagata ha riferito di soffrire di episodi di mal di testa e il 3,8% di cefalea cronica. Nonostante le cefalee primarie, ovvero non conseguenti ad altri disturbi, non abbiano alcuna influenza sull’aspettativa di vita, questa condizione è stata riconosciuta come malattia sociale a livello nazionale nel 2020 e come disabilitante anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità rappresentando non solo un problema di salute, ma anche un’enorme limitazione sociale. Il Global Health Estimates, afferma che nel 2017 i disturbi del mal di testa sono risultati essere la seconda causa più disabilitante per anni persi in tutto il mondo.

No a gestire da soli il mal di testa

«Il paziente con emicrania – spiega Giuseppina Tommasielli, Medico di Medicina Generale Asl Na1 Centro e componente del nucleo di supporto Assistenza Territoriale della Regione Campania – molto spesso sottovaluta la propria condizione e tende a gestirla in autonomia ricorrendo a farmaci analgesici da banco. Tuttavia, nel 25-34% dei soggetti con cefalea tale condizione è resa cronica proprio dall’iperuso dei farmaci per combatterla. È opportuno rivolgersi al medico di medicina generale quando i mal di testa non migliorano nonostante l’assunzione di antidolorifici, o sono talmente intensi e frequenti da impedire di svolgere le normali attività quotidiane o di recarsi al lavoro».

Rete regionale per la comunicazione

Gli obiettivi principali del Pdta sono garantire il miglior percorso di diagnosi di cefalea primaria e secondaria (sintomo di altra patologia) e garantire la presa in carico e il follow-up del paziente dopo una visita non neurologica e/o dopo la dimissione dal pronto soccorso. Per ottenere questi obiettivi la Regione renderà effettiva la rete regionale che permette di identificare tempestivamente le forme di cefalea cronica e migliorare l’informazione e la comunicazione tra pazienti e professionisti.

Il Pdta un garanzia per chi soffre

«Soffrire di emicrania significa vivere con un compagno indesiderato per tutta la vita – racconta Cristina Randoli, vicepresidente Alleanza Cefalalgici (Al.Ce.)- Fin dall’infanzia priva le persone che ne soffrono di molte gioie. La socialità ha un vero e proprio freno dovuto al disagio dato dal mal di testa e dai sintomi annessi. L’implementazione del Pdta rappresenta una garanzia per chi soffre di emicrania in Campania. Ci auguriamo che i pazienti potranno finalmente essere tutelati, i tempi per la presa in carico ottimizzati e l’accesso agli specialisti agevolato. Per le persone con emicrania sarà così più semplice vivere la propria quotidianità senza sentirsi costretti a rinunciare alle tante emozioni che la vita ci propone».

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