domenica, Luglio 13, 2025
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Carenza infermieri in Veneto: nuovi incentivi per gli studenti

Per far fronte all'emergenza infermieri, il Veneto ha predisposto un voucher di 1000 euro l’anno per ciascuno dei tre anni di corso destinato ai nuovi iscritti alla Facoltà di Infermieristica che supereranno l’esame annuale di tirocinio

Regione Veneto ha lanciato un’iniziativa senza precedenti per affrontare la crescente carenza di infermieri nel settore sanitario e sociosanitario. Con un investimento complessivo di 9 milioni di euro è stato introdotto un voucher di 1000 euro l’anno. In questo modo per ciascuno dei tre anni di corso, i nuovi iscritti alle Facoltà di Infermieristica del Veneto che supereranno l’esame annuale di tirocinio avranno un incentivo. Questo grazie ai fondi FSE+ 2021-2027.

Carenza di infermieri in Veneto

L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questa misura: «Se è vero, come evidenziamo sempre, che in Veneto mancano 3.500 medici, concentrati soprattutto in alcune specialità come emergenza urgenza, anestesia e rianimazione, o  medici di famiglia, e 2.000 OSS, il vero dramma è quello della carenza di infermieri. Nonostante l’incremento dei posti a disposizione nelle Università di Padova e Verona, passati dai 1.200 dell’anno accademico 2020/2021 ai 1.833 attuali, il numero delle immatricolazioni non è ancora sufficiente a soddisfare il fabbisogno».

Troppe dimissioni del personale

La situazione è resa ancora più critica dalle dimissioni inattese di personale che torna nei luoghi di origine o che passa dal pubblico al privato. Per contrastare questo fenomeno, la Regione ha attivato un progetto sperimentale di mobilità volontaria tra le aziende ed enti del SSR, con l’obiettivo di valorizzare le preferenze e le esigenze dei professionisti, facilitando un miglior equilibrio vita-lavoro senza obbligo di partecipazione a nuovi concorsi.

Cosa sono i fondi FSE+

Il Fondo Sociale Europeo Plus è uno strumento finanziario dell’Unione Europea destinato a sostenere l‘occupazione, l’inclusione sociale e l’istruzione.  In particolare, il FSE+ 2021-2027 ha visto un incremento dei fondi destinati all’inclusione sociale, passando da 190 a quasi 300 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo principale di questi fondi è  migliorare le competenze e le opportunità di lavoro per i cittadini, promuovendo al contempo l’inclusione sociale e la coesione territoriale. Nel caso specifico il Veneto ha  sostenuto l’istruzione e la formazione nel settore sanitario, con l’intento di garantire livelli di prestazioni essenziali ai cittadini.

Un esperimento già riuscito

Il provvedimento è stato illustrato ieri a Palazzo Balbi dall’assessore al Lavoro Valeria Mantovan e dall’assessore alla Sanità e al sociale Manuela Lanzarin, insieme ai rispettivi direttori d’Area Santo Romano e Claudio Costa. «Così come negli anni passati – ha evidenziato l’assessore Mantovan – avevamo introdotto un voucher per l’iscrizione ai corsi per Operatori sociosanitari (OSS), dal 2025 introdurremo questa misura innovativa, con cui vogliamo continuare a garantire ai nostri cittadini i livelli di prestazioni essenziali. Con un contributo onnicomprensivo di 1.500 euro, l’esperimento ha permesso un aumento dei corsi dai 45 del 2022 ai 65 attuali, con oltre 4mila allievi in più».

 Una campagna digitale

Inoltre, sarà rilanciata una campagna digitale destinata ai giovani che si affacciano alla scelta universitaria, con il claim “Diventa infermiere: al centro della sanità”. La campagna mira a raccontare il valore e le opportunità della professione attraverso video, testimonianze, contenuti scaricabili e link diretti alle iscrizioni ai corsi delle Università di Padova e Verona.

Migliori condizioni contrattuali

L’assessore Lanzarin ha concluso evidenziando l’impegno della Regione nel migliorare le condizioni di lavoro degli infermieri: «Un impegno che prosegue sul versante contrattuale: nei giorni scorsi si è svolto il primo incontro tra la Regione e le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria e del comparto per l’applicazione della Legge Regionale n. 26 del 2024, che prevede un significativo incremento dei fondi contrattuali per il personale del Servizio sanitario regionale pari a 51 milioni di euro all’anno per tre anni. Le risorse, che saranno destinate anche agli infermieri, mirano a valorizzare le condizioni di lavoro attraverso strumenti innovativi, premi di risultato, indennità specifiche e misure di welfare integrativo». Queste misure rappresentano un passo importante per garantire ai cittadini veneti livelli di prestazioni essenziali e per affrontare una situazione emergenziale in una società che sta progressivamente cambiando dal punto di vista demografico.

 

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
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