A partire dallo scorso mese di maggio 2025, sono cambiate le prospettive per i caregiver familiari in Italia. Con un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2025, il Ministero per le Disabilità ha stanziato 30 milioni di euro destinati a sostenere chi presta assistenza in ambito domestico, senza qualifiche professionali ma con un impegno quotidiano spesso totalizzante.
Cosa cambia per i caregiver familiari
Il decreto rappresenta un importante riconoscimento sociale ed economico per i caregiver familiari, figure ancora poco tutelate, ma fondamentali per la tenuta del sistema di assistenza. Le principali novità introdotte riguardano:
- Maggiore attenzione ai caregiver di persone con disabilità gravissima. Le risorse verranno infatti distribuite con priorità verso chi assiste familiari in condizioni di grave compromissione.
- Finanziamenti per interventi concreti di sollievo. Saranno attivati contributi per l’assistenza diretta, assegni di cura, bonus sociosanitari e prestazioni di tregua, come soggiorni temporanei in strutture residenziali per permettere al caregiver di prendersi una pausa.
- Supporto psicologico e formazione. I fondi potranno essere utilizzati anche per percorsi di sostegno psicologico individuale o di gruppo e per la formazione specifica delle famiglie che assistono persone con disabilità grave.
Un percorso verso il riconoscimento giuridico
Il decreto, come sottolineato dal Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, è solo un tassello di un progetto più ampio: il disegno di legge per il riconoscimento giuridico del caregiver familiare, che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi. L’obiettivo è garantire tutele differenziate e specifiche, soprattutto per i caregiver conviventi e prevalenti, ossia coloro che dedicano la maggior parte del loro tempo all’attività di cura.
Tempi e modalità di accesso ai fondi
Le Regioni avranno tre mesi di tempo (fino al 7 agosto 2025) per presentare le richieste di accesso ai fondi e inviare i piani di utilizzo. I finanziamenti saranno poi distribuiti agli ambiti territoriali sociali per essere concretamente destinati alle famiglie.
Tra le iniziative sono previsti contributi economici diretti,, bonus sociosanitari per servizi di assistenza, prestazioni di sollievo temporaneo, percorsi psicologici di supporto, attività formative specifiche.
Una continuità con i decreti precedenti
Queste misure si pongono in continuità con i precedenti interventi avviati dal 2020, ma segnano un passo avanti importante nella costruzione di una rete di sostegno stabile e strutturata per i caregiver familiari.