Una voce che tradisce affanno o stanchezza può essere il preludio di un deterioramento clinico in soggetti con scompenso cardiaco. Su questo principio si basa il nuovo progetto, denominato AVATAR-SC, che promette di rivoluzionare la gestione dei pazienti con scompenso cardiaco, riducendo le riospedalizzazioni e migliorando la loro qualità della vita grazie all’intelligenza artificiale. Questo progetto è stato sviluppato congiuntamente da Fondazione Cardiotoracovascolare Angelo De Gasperis ETS, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Università degli Studi dell’Insubria e Politecnico di Milano. Non solo, è stato selezionato per il finanziamento da parte di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando InnovaWelfare, con un contributo di 219.300 euro su un budget complessivo di 1,6 milioni.
Dati statistici sullo scompenso cardiaco
Lo scompenso cardiaco è una condizione comune e grave. In Italia, circa 600.000 persone soffrono di scompenso cardiaco, e la sua prevalenza raddoppia a ogni decade di età dopo i 65 anni, arrivando al 10% circa. A livello globale, la prevalenza dello scompenso cardiaco si pone tra l’1% e il 2% della popolazione. L’età media dei pazienti con scompenso cardiaco è di 75,2 anni, con comorbilità come la cardiopatia ischemica (48,8% dei casi) e il diabete (34,5% dei casi). Inoltre, più del 50% dei pazienti muore entro 4 anni dalla diagnosi, e il 40% dei ricoverati muore entro 1 anno dal ricovero. Questi dati evidenziano l’importanza di progetti come AVATAR-SC, che mirano a migliorare la gestione e il follow-up dei pazienti con scompenso cardiaco, riducendo le riospedalizzazioni e migliorando la qualità della vita.
Un sistema innovativo di tele monitoraggio
AVATAR-SC, acronimo di Analisi Vocale, Intelligenza Artificiale e Tele monitoraggio per la Riduzione delle Riospedalizzazioni nei Pazienti con Scompenso Cardiaco, propone un sistema di tele monitoraggio domiciliare che utilizza un avatar digitale interattivo e modelli avanzati di intelligenza artificiale per analizzare la voce e il linguaggio dei pazienti. Questo sistema è progettato per identificare precocemente i segnali di deterioramento clinico e fornire un supporto tempestivo e personalizzato, integrandosi con i dati clinici tradizionali come biomarcatori, segni vitali e PROMs (Patient-Reported Outcome Measures).
Migliorare il follow-up dei pazienti
Alessandro Verde, responsabile del progetto per la Fondazione De Gasperis, sottolinea l’importanza di questo progetto: «Con AVATAR-SC vogliamo rispondere a un bisogno reale e ancora insoddisfatto: migliorare il follow-up dei pazienti con scompenso cardiaco, riducendo le riospedalizzazioni e migliorando la qualità della vita grazie a tecnologie altamente innovative, ma semplici da usare e accessibili a tutti».
Supporto Psico-Cognitivo
Oltre all’aspetto clinico, il progetto, che si avvale delle più moderne tecnologie, ha sviluppato anche una grande attenzione all’area psico-cognitiva supportata dalla Struttura Semplice Dipartimentale di Psicologia Clinica dell’ASST Niguarda, guidata dalla dottoressa Tamara Rabà. «La qualità dell’interazione tra paziente e tecnologia sarà uno degli elementi chiave per il successo di AVATAR-SC – fa notare Rabà -. Lavoreremo per garantire che l’interfaccia non solo raccolga dati clinici utili, ma supporti anche il benessere psicologico e relazionale dei pazienti, valorizzando l’empatia e la comprensione come strumenti di cura».
Eccellenza italiana nella sanità digitale
«L’approccio integrato tra linguistica computazionale, machine learning e interazione uomo-macchina rappresenta un’eccellenza italiana nella sanità digitale», evidenzia Davide Tosi, delegato della rettrice all’intelligenza artificiale dell’Università Insubria. Mirco Pezzoli del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano altresì conferma che: «Analizzare la voce dei pazienti per capire, prima che accada, quando serve intervenire è la sfida che affrontiamo con AVATAR-SC. La nostra esperienza permetterà di sviluppare strumenti predittivi che potranno essere davvero utili nella pratica clinica quotidiana». Con il sostegno di Fondazione Cariplo e il contributo congiunto di tre istituzioni scientifiche e cliniche d’eccellenza, AVATAR-SC si candida a essere perciò un modello pionieristico per l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella medicina predittiva e nella gestione personalizzata delle cronicità.