domenica, Febbraio 9, 2025
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Avatar medico in sala operatoria, in Piemonte la chirurgia del futuro

Alla 13esima edizione di TUM, Techno-Urology Meeting, il 30 e il 31 gennaio in collegamento in diretta dalle sale operatorie dell'Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e dall'Istituto IRCCS Candiolo di Torino l'avatar medico a fianco dei chirurghi impegnati nella rimozione di tumori al rene e alla prostata

 

Per la prima volta un avatar medico interagisce e dialoga con il chirurgo in sala operatoria. Consiglia, in base al caso clinico da trattare, in tempo reale il tipo di intervento più opportuno per tumori alla prostata o al rene. Non solo, li confronta istantaneamente con i dati relativi a quelli di centinaia di pazienti già operati. Tutto questo grazie ad un software che sfrutta l’intelligenza artificiale.

Avatar medico in sala operatoria grazie all’intelligenza artificiale

Il prototipo è stato sviluppato ad hoc dall’Urologia dell‘Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e dal Dipartimento di Oncologia dell’Università degli Studi di Torino, con il dipartimento di Informatica di Unical, Università degli studi di Cosenza.
La nuova tecnologia di intelligenza artificiale  è stata presentata in anteprima alla 13esima edizione di TUM, Techno-Urology Meeting, il 30 e il 31 gennaio. Un collegamento in diretta con le sale operatorie dell’Ospedale San Luigi e dell’Istituto IRCCS Candiolo di Torino durante gli interventi di chirurgia robotica per la rimozione di un tumore al rene e alla prostata.

Professor Francesco Porpiglia
Prof. Francesco Porpiglia, direttore del Dipartimento di Area Chirurgica e Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano e professore dell’Università degli Studi di Torino

Avatar medico chirurgia personalizzata

Il grande vantaggio dell’impiego dell’avatar medico in sala operatoria sta nella sua capacità del scegliere tra migliaia di informazioni, quelle necessarie per supportare il chirurgo nell’intervento.

«Grazie allo sviluppo di sofisticate tecnologie di intelligenza artificiale è possibile oggi progettare algoritmi capaci di aiutare i chirurghi – ha spiegato Francesco Porpiglia, direttore del Dipartimento di Area Chirurgica e Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano e professore dell’Università degli Studi di Torino – . Nutrendosi di migliaia di informazioni cliniche dei pazienti, mettono in relazione causa ed effetto e possono generare previsioni. L’intelligenza Artificiale diventa quindi finalmente capace di proporre e modulare le strategie chirurgiche su misura per ogni paziente affetto da una specifica patologia».

Avatar medico  nella chirurgia conservativa del tumore al rene

La nuova tecnologia trova applicazione  nella chirurgia robotica conservativa dei tumori renali e  per il trattamento dei tumori di prostata. In entrambi i casi, l’algoritmo è “allenato” a identificare diversi possibili scenari chirurgici, sulla base dell’analisi di dati anonimizzati di centinaia di pazienti già sottoposti a interventi di chirurgia robotica presso il reparto di Urologia dell’AOU San Luigi. Il principale vantaggio, rispetto ai sistemi di calcolo convenzionali, è la sua capacità di individuare dei collegamenti tra le caratteristiche del paziente e del tumore da cui è affetto e i possibili risultati dopo l’intervento chirurgico di asportazione della malattia. Nel caso di tumori del rene, in cui è indicato rimuovere solo la massa tumorale e preservare l’organo, l’intelligenza artificiale è capace di indicare al chirurgo la migliore successione di passaggi da eseguire durante la
procedura operatoria per ottenere la massima preservazione possibile di rene sano con una sicurezza completa nell’asportare la malattia.

Avatar medico nel tumore alla prostata per preservare le funzioni dell’organo

Per i tumori della prostata, invece, questa tecnologia aiuta il chirurgo nella scelta strategica migliore per preservare la funzione sessuale e la continenza urinaria, senza peraltro compromettere l’efficacia oncologica dell’intervento.
Il chirurgo si confronta in tempo reale con il software, discute con questo le strategie proposte e, quindi, sceglie l’intervento che ritiene più adatto per il paziente sulla base della sua esperienza e delle informazioni che ha ottenuto dal sistema.

Piemonte faro della ricerca e della tecnologia

L’avatar medico è  in grado di ascoltare e comprendere le domande, modulare le risposte e dialogare in maniera coerente con il chirurgo in relazione al caso specifico del paziente da operare.
«Ricerca, innovazione, intelligenza artificiale, chirurgia robotica sono alla base di una sanità proiettata al futuro per una cura e un’assistenza all’avanguardia già nel presente – ha voluto sottolineare l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi –. Questo fa del Piemonte un faro e un’eccellenza nel campo della ricerca».

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