mercoledì, Luglio 9, 2025
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Associazioni e Breast Unit: ESA lancia “bella in ospedale” e corsi di yoga

Alla Breast Unit dell’ASST Spedali Civili di Brescia la presa in carico delle donne con tumore al seno è globale: dalla diagnosi al follow up con supporto psicologico e piano nutrizionale. Fondamentale il ruolo di ESA

La diagnosi di tumore al seno per una donna rappresenta un momento di grande fragilità. Alla consapevolezza di dover affrontare una lungo percorso di cura, infatti, si unisce la necessità di far fronte a pesanti effetti collaterali. Un percorso in salita che richiede energia, resilienza e un centro di riferimento che diventi un porto sicuro. È il caso della Breast Unit della ASST Spedali Civili di Brescia. Una realtà consolidata nella presa in carico di donne con diagnosi certa o sospetta di tumore al seno che collabora con l’associazione ESA (Educazione alla salute attiva).

Il ruolo della Breast Unit

La Breast Unit di Brescia garantisce un percorso diagnostico-terapeutico completo, integrato e personalizzato. Dalla prevenzione alle cure palliative, la donna segue un percorso nel rispetto dei più elevati standard di qualità e umanizzazione.

I numeri della Breast Unit all’ASST Spedali Civili di Brescia

Nel 2024, nella sede di Brescia, sono stati eseguiti oltre 25.000 mammografie di screening, 1.500 biopsie, 430 interventi chirurgici per tumore maligno della mammella. A questi numeri si aggiungono 540 prime visite oncologiche e 3.100 visite oncologiche di controllo.

Modello di sanità pubblica integrata

Elemento distintivo della Breast Unit è il lavoro del team multidisciplinare che ha discusso 2.300 casi clinici, garantendo scelte terapeutiche condivise e personalizzate. A chirurghi, oncologi, radiologi, anatomopatologi, radioterapisti, infermieri e case manager, si affiancano anche dietista e psicologa. «L’impegno quotidiano, il lavoro in rete e il supporto della comunità rendono la Breast Unit un esempio virtuoso di sanità pubblica integrata e solidale – spiega il direttore generale Luigi Cajazzo -. Nel trattamento del tumore al seno è fondamentale prendersi cura della persona, non solo della malattia».

Il ruolo dell’associazione ESA (educazione alla salute attiva)

Fondamentale in questo contesto il ruolo di ESA, l’associazione che si occupa di Educazione alla salute attiva. In che modo? Con finanziamenti  e progettualità che prevedono un servizio di consulenza dietetica e un percorso basato sulla realtà virtuale per il raggiungimento del benessere emotivo delle pazienti.

Un supporto che funziona bene da 18 anni

«Da 18 anni ESA è presente con costante e rinnovato impegno prima nel reparto di oncologia e poi nella Breast Unit – racconta Nini Ferrari presidente di ESA -. Questo testimonia come la presenza delle associazioni di volontariato organizzate faccia la differenza nella presa in carico delle pazienti, valorizzando la centralità della persona e potenziando la insostituibile sinergia fra pubblico e privato per una sanità sempre più efficiente e vicina ai malati oncologici durante il lungo percorso terapeutico».

Dal 2024 ESA porta “Bella in ospedale” e lo Yoga all’ASST Spedali civili di Brescia

Nel 2024 grazie a ESA e il Progetto Familiarità, attivato nel 2014, oltre 260 giovani pazienti oncologiche hanno potuto accedere gratuitamente a ecografie e mammografie, al di fuori delle fasce coperte dallo screening regionale. Sono state attivate inoltre iniziative di umanizzazione della cura, come “Bella in Ospedale”, corsi di yoga (in collaborazione con l’Accademia dello Yoga), laboratori di trucco, acquarello e fotografia, e un servizio dedicato all’accoglienza alla Breast Unit. L’associazione promuove, inoltre, serate informative, progetti di sensibilizzazione nelle scuole, nelle biblioteche e nelle piazze per diffondere la cultura della prevenzione e spiegare il diritto/dovere alla salute.

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