Parte da Verona l’appello di Uneba alle istituzioni per lavorare in sinergia al fine di migliorare l’assistenza degli anziani e delle persone fragili, senza perdere di vista l’etica della cura. Durante il convegno nazionale, “Valori e valore nella cura della persona anziana”, che si è tenuto questa mattina, sono emerse alcuni limiti nella gestione degli anziani e delle persone fragili. Su tutte l’inconsapevolezza in termini di etica della cura.
Dov’è finita l’etica della cura?
«Assistiamo – dicono i vertici di Uneba – ad una drammatica e diffusa inconsapevolezza in termini di etica della cura che vede i diversi attori del sistema sociosanitario impegnati nella difesa di posizioni individuali che, seppur talvolta legittime, perdere di vista la vocazione etica, prima ancora che gestionale del sistema nel prendersi cura delle persone fragili».
Uneba appello alle istituzioni per assistenza anziani
Proprio da Uneba arriva dunque l’invito a ridurre le differenze contrattuali e tra le regioni, investire di più sulla professione e valorizzare chi lavora nel settore. Uneba, associazione nazionale rappresentativa di più di mille enti di radici cristiane, quasi tutti no profit, ha prodotto un documento con sette punti da condividere con Parlamento, Governo e Regione e porre all’attenzione di tutti gli attori del sistema sociosanitario.
Cosa dice il documento Uneba su assistenza anziani
Secondo quanto indicato nel documento prodotto da Uneba, le richieste si raggruppano in sette punti chiave dove il ruolo sociale degli enti che erogano servizi sociosanitari è essenziale. Il primo punto evidenzia proprio questo: riconoscere l’ insostituibile ruolo sociale degli enti che erogano servizi sociosanitari, in particolare quelli non profit, sostenendo l’innovazione. Il secondo elemento essenziale è la necessità di superare le differenze delle legislazioni tra regioni che oggi invece sono molto differenti tra di loro.
Pubblico e privato devono lavorare insieme per assistenza anziani
La risposta nel terzo punto del documento, Uneba invita ad aprire uno spazio di confronto paritetico efficientamenti. Non solo, il documento invita le istituzioni a fare chiarezza sulla titolarità delle rette per i malati di Alzheimer in RSA, devono essere a carico delle famiglie o piuttosto del Sistema Sanitario?
Formazione: puntare sui giovani
La formazione alle professioni di cura merita molta attenzione; per questo Uneba ritiene sia necessario incentivare e orientare i giovani verso questi percorsi di studio. Dal momento che oggi esiste una carenza endemica di personale, l’ente del terzo settore auspica l’arrivo di personale sociosanitario straniero già qualificato. Uneba Veneto al riguardo ha presentato il progetto Zefiro per portare OSS formatisi in istituzioni cattoliche straniere in Italia.
Cosa prevede il progetto Zefiro di Uneba Veneto
Il progetto Zefiro presentato a Verona da Francesco Facci, Presidente di Uneba Veneto, prevede l’arrivo in Italia di 20 OSS dal Perù in collaborazione con l’Università di Lima. In futuro il progetto si allargherà a Brasile e Sri Lanka. Per arrivare all’obiettivo la scelta di Uneba Veneto è di cercare accordi diretti con le strutture formative di matrice cristiana.
Contratto unico
Tra gli obiettivi di Uneba riportati nei sette punti da sottoporre alle istituzioni c’è anche la volontà di avere un contratto unico del settore sociosanitario. In questa direzione va anche la volontà di fermare il dumping, cioè eliminare progressivamente le differenze contrattuali tra diversi comparti del settore sociosanitario e garantire equilibrio tra le retribuzioni per pari funzioni. Al riguardo il presidente Nazionale di Uneba, Franco Massi, ha annunciato la volontà di siglare entro fine 2025 il rinnovo del contratto Uneba.