venerdì, Giugno 20, 2025
HomePrimo pianoAmianto e economia circolare: una nuova era per la salute e l'ambiente

Amianto e economia circolare: una nuova era per la salute e l’ambiente

Sportello Amianto e Uni verso una nuova prassi per lo smaltimento dell'amianto. Dal 17 giugno, inizieranno i lavori per riscrivere le regole per la bonifica e il decommissioning di grandi manufatti e impianti contenenti amianto. Questo progetto mira a superare le logiche di smaltimento integrale, introducendo processi e metodi più avanzati e sostenibili

Fabrizio Protti Presidente Sportello Amianto Nazionale
Fabrizio Protti, Presidente Sportello Amianto Nazionale

L’amianto, un materiale che ha segnato profondamente la storia industriale, è oggi al centro di una rivoluzione che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo la sua bonifica e il suo smaltimento.  Grazie alla nuova Prassi di Riferimento UNI, promossa dallo Sportello Amianto Nazionale, si apre una strada verso un futuro più sostenibile di economia circolare.

Un passo avanti nella bonifica

A partire dal 17 giugno, inizieranno ufficialmente i lavori per riscrivere le regole per la bonifica e il decommissioning di grandi manufatti e impianti contenenti amianto. Questo progetto ambizioso mira a superare le logiche di smaltimento integrale, spesso cieche e costose, introducendo processi e metodi più avanzati e sostenibili.

Economia circolare e amianto: un binomio possibile?

Oggi, l’amianto rappresenta un ostacolo invalicabile per la valorizzazione e il recupero di materiali pregiati, manufatti storici e macchinari industriali complessi. La contaminazione, anche se marginale, porta alla classificazione di questi beni come rifiuti pericolosi, destinati alla distruzione indiscriminata. La nuova Prassi UNI/PdR, invece, intende sovvertire questo schema. In che modo? Offrendo un quadro normativo chiaro e certificabile che permetta la separazione selettiva dell’amianto dagli altri materiali. Così da garantire la massima sicurezza dei lavoratori e la bonifica integrale dei manufatti.

Un patrimonio da valorizzare con l’economia circolare

Immaginate le finestre in ferro e vetro di un palazzo vincolato dalle Belle Arti, con stucchi contaminati da amianto, o automobili d’epoca dal valore inestimabile con freni o frizioni contenenti fibre d’amianto. Questi beni, oggi destinati alla discarica, possono tornare a vivere grazie alla nuova prassi. La bonifica selettiva permetterà il riutilizzo, il restauro o lo smaltimento differito dei materiali recuperabili, evitando la loro distruzione indiscriminata. «Oggi il mondo parla di economia circolare, di ‘End of Waste’, di seconde vite. Ma nel settore amianto siamo ancora ancorati a logiche di smaltimento integrale, spesso cieche e certamente costose perché distruttive – spiega Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale -. Con questa Prassi vogliamo cambiare la storia e conservando quale elemento fondante il principio di precauzione che il passato ci insegna, introdurre processi e metodi per il decomissioning al passo con i tempi e con ciò che il mondo ci chiede».

Innovazione e sicurezza

La nuova Prassi nasce per dare una nuova possibilità ai materiali, alla memoria e alla tecnica, mantenendo al centro la tutela della salute e dell’ambiente. Protti aggiunge: «Impariamo dal passato per marciare verso il futuro. Questa Prassi nasce per dare una nuova possibilità ai materiali, alla memoria, alla tecnica. Amianto e tutela della salute restano al centro, ma insieme possiamo costruire un modello che valorizzi ciò che oggi gettiamo. Un approccio di alta ingegneria, alta etica e alta visione ambientale».

Un futuro sostenibile

«Questa iniziativa si colloca pienamente nella Strategia nazionale per l’Economia Circolare, offrendo al Paese uno strumento operativo capace di ridurre il consumo di materie prime, contenere i conferimenti in discarica e valorizzare un patrimonio tecnico e industriale che l’Italia non può più permettersi di perdere. Non si tratta di un compromesso al ribasso, ma di una sfida all’altezza dei tempi, fondata su conoscenza, ricerca, confronto e standardizzazione. La nuova Prassi di Riferimento UNI rappresenta  dunque un passo avanti significativo verso un futuro in cui amianto ed economia circolare possono coesistere, offrendo benefici concreti per la salute e l’ambiente. Un progetto al servizio dell’Italia e dell’Europa, e di tutte le generazioni future», conclude Protti .

Federica Bosco
Federica Bosco
Direttore Responsabile di QuotidianodellaSalute.it. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nella comunicazione scientifica, sanitaria e nel sociale. “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte” diceva Goethe e forte di questo pensiero a poco più di 20 anni durante gli studi universitari ho iniziato a maturare esperienza in alcune trasmissioni televisive per raccontare lo sport, andando a cercare storie di promesse e futuri campioni. Completati gli studi al master di giornalismo e pubbliche relazioni di Torino, ho iniziato a collaborare con il quotidiano “Stampa Sera”, per diventare qualche anno più tardi inviata per la testata giornalistica Video News, del gruppo Fininvest. Dal 1998 mi occupo di giornalismo di inchiesta. Tra il 2013 ed il 2015 ho condotto una trasmissione televisiva per Media system dedicata al terzo settore per poi virare nella comunicazione sanitaria e scientifica. Amo le sfide e per questo in trent’anni di carriera non mi sono mai fermata. Ho cercato sempre nuove avventure: televisive, radiofoniche, su carta stampata e, negli ultimi dieci anni sul digitale. Nel frattempo, ho pubblicato tre libri inchiesta: La Bambina di Bogotà (2015) tradotto anche in inglese, Sbirri Maledetti eroi (2019) tradotto in francese, tedesco e inglese e RaccontaMI (2021). Apprezzo la gentilezza e la sensibilità, valori che provo a trasmettere anche nel mio lavoro. Professionalità, precisione e rigore sono caratteristiche che mi contraddistinguono. Ho scritto un romanzo su una storia di adozione internazionale perché credo che l’amore non abbia confini... e i bambini siano il bene più prezioso della vita. Amo i miei figli. Adoro viaggiare e scoprire volti e storie da raccontare. Ho fatto atletica per dieci anni a livello agonistico, amo lo sprint, la competizione e il gioco di squadra tre valori che mi ha trasmesso lo sport e che ho fatto miei. Vorrei riuscire a guidare una squadra vincente in grado di scalare una montagna e una volta arrivata in cima capace di pensare di essere solo a metà del percorso.
ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Advertisment -

Più popolare

Commenti recenti