AIL, curare è prendersi cura. Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita per esplorare le correlazioni esistenti tra le esposizioni agli inquinanti ambientali e le conseguenze sulla salute dei cittadini. Provare a immaginare scenari possibili per integrare politiche ambientali e sanitarie.
Cancro grande sfida sociale
Il cancro rappresenta la più grande sfida sociale, di salute pubblica ed economica del XXI secolo. A livello globale è responsabile di un decesso su sei. Nel 2022 sono stati stimati 20 milioni di nuovi casi di cancro e 9,7 milioni di decessi. 2 Si prevede che nel 2050 i nuovi casi saranno oltre 35 milioni, con un aumento del 77% rispetto al 2022. Il rapido aumento del carico oncologico globale riflette sia l’invecchiamento della popolazione, sia i cambiamenti nell’esposizione delle persone ai fattori di rischio, molti dei quali sono associati allo sviluppo socioeconomico.
Inquinamento atmosferico
L’inquinamento atmosferico rimane un fattore di rischio ambientale di primaria importanza. L’aumento dell’incidenza tumorale coincide con l’inevitabile innalzamento dei costi pubblici che gravano sulla spesa sociale delle famiglie, rafforzando le disparità sociali e territoriali e gravando, inoltre, sul Sistema Sanitario Nazionale.
Convegno AIL con patrocinio del Ministero dell’Ambiente
Lo scorso 18 ottobre si è svolto a Roma il Convegno Nazionale organizzato dall’Associazione italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma dal titolo: “Curare è prendersi cura. Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita”, con il patrocinio di: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione Lazio, Roma Capitale, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, AIEOP, FIL, GITMO, SIE e SIES. Il convegno, voluto e ideato dal Presidente Nazionale AIL, Giuseppe Toro e dal Sociologo dell’ambiente prof. Aurelio Angelini con il supporto del Comitato scientifico.
Approccio multisettoriale per il diritto alla salute
Occasione di è stata un’importante occasione di approfondimento multidisciplinare su ricerche tematiche all’avanguardia dedicate alla relazione tra impatto ambientale e rischio sanitario, con l’obiettivo di inquadrare un approccio multisettoriale per incoraggiare politiche e strategie per la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo.
Ridurre il rischio sanitario causato dall’inquinamento
L’Associazione intende così contribuire, attraverso il suo impegno, al pubblico confronto per mettere in evidenza che curare e prendersi cura dei cittadini vuol dire anche ridurre il rischio sanitario dovuto all’inquinamento, facendo propria la considerazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che richiama l’attenzione sul fatto che circa il 22% delle malattie globali sia dovuto all’esposizione a fattori ambientali modificabili. Questa percentuale sale tra il 23 e il 26% nei bambini. Gran parte di questi rischi, però, potrebbero essere evitati attraverso la riduzione del rischio ambientale.
Inquinamento causa di problemi ematologici
L’inquinamento rappresenta un rischio ormai accertato per la salute umana, soprattutto in presenza di elevate concentrazioni di inquinanti anche per brevi periodi o l’esposizione a basse concentrazioni per lunghi periodi di tempo. Vari tipi di inquinamento, come quello atmosferico, del suolo e dell’acqua, possono contribuire all’insorgenza di problemi ematologici.
AIL spazio di confronto per la ricerca
AIL si è posto come spazio di confronto per presentare studi e ricerche che convalidano le correlazioni tra inquinamento e salute. Questo al fine di cercare di individuare i fattori di prevenzione che possano ridurre significativamente l’insorgenza tumorale. Un miglioramento della salute individuale e sociale, incoraggiando politiche e strategie per la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo nel rispetto del dettato dell’art. 32 della Costituzione italiana.
Inascoltato il grido di allarme dell’OMS
Nonostante l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e gli sforzi effettuati da parte delle Istituzioni, si riscontra un grande ritardo nell’adozione di misure per contrastare i drammatici scenari rappresentati dall’OMS Europa (2024) che prevede in crescita i numeri del cancro e, parallelamente, il peso economico delle cure sui sistemi sanitari: nel 2050 si stimano oltre 35 milioni di nuovi casi, +77% rispetto al 2022. Inoltre, l’aumento dell’insorgenza tumorale si caratterizza per la riduzione dell’età media della popolazione, deteriorandone la qualità della vita individuale, sociale e innalzandone i costi pubblici che gravano sulla spesa sociale e sul Sistema Sanitario Nazionale.