Essere adulti DSA è ancora più complicato che esserlo in età scolare. Se non diagnosticata precocemente, infatti, la dislessia rischia di non essere riconosciuta e di rendere il percorso lavorativo dell’individuo difficile.
Cosa dice la legge
La dislessia, a livello normativo, è stata riconosciuta come disturbo specifico dell’apprendimento solo nel 2004 con la circolare ministeriale 4099/A/4. Questo significa che le persone dislessiche prima di quella data raramente venivano riconosciute come tali. Essendo poi la dislessia un disturbo di origine neurologica, non una malattia, non “guarisce”. Non si esaurisce con il percorso di studi, ma è una condizione che permane tutta la vita. Dunque, i disturbi dell’apprendimento riguardano anche gli adulti. E secondo i dati dell’Associazione Italiana Dislessia ogni anno entrano nel mondo del lavoro circa 12mila persone con DSA.
Nuove linee guida da AID E AIRIPA
Per migliorare l’accesso, l’equità e la validità della diagnosi e della certificazione dei DSA per le persone adulte, l’Associazione italiana dislessia (AID) e l’Associazione Italiana per la ricerca e l’intervento nella psicopatologia dell’apprendimento (AIRIPA) hanno elaborato delle linee guida aggiornate per il percorso di diagnosi e certificazione dei DSA in età adulta. «Molto è stato fatto per aiutare i bambini e i ragazzi con DSA, ma non sempre è stato compreso il fatto che la condizione di DSA tipicamente si mantiene per tutta la vita e, se non compresa e aiutata, può essere di ostacolo ad una realizzazione piena della persona – sottolinea Cesare Cornoldi, presidente AIRIPA –. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e facilitare l’attività dei servizi diagnostici, con ricadute positive sia sulla scuola sia sul mondo del lavoro». Per Silvia Lanzafame Presidente AID «è fondamentale la presenza di uno o più centri diagnostici per adulti in ogni regione al fine di garantire diagnosi basate su criteri scientifici rigorosi che rispondano pienamente alle necessità delle persone con DSA in tutte le fasi della vita».
Come superare le criticità nel riconoscimento degli adulti DSA
Il documento realizzato sotto la supervisione dei presidenti Silvia Lanzafame (AID) e Cesare Cornoldi (AIRIPA) ha lo scopo di superare le criticità ancora presenti nelle normative vigenti e le disparità esistenti a livello regionale. Gli obiettivi del documento:
- Garantire che le diagnosi DSA siano valide e riconosciute in tutte le regioni, evitando ulteriori procedure di convalida
- Prevedere un centro specializzato per provincia per facilitare l’accesso ai servizi diagnostici per gli adulti
- Stabilire criteri uniformi basati su evidenze scientifiche nel rispetto delle normative nazionali e internazionali
- Rafforzare il ruolo dei centri accreditati al fine di garantire una diagnosi completa e valida per percorsi scolastici, universitari, lavorativi e di formazione.
- Prevedere l’aggiornamento della diagnosi solo quando strettamente necessario e in conformità con le linee guida CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità su disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento).
Cosa cambia con il nuovo documento per gli adulti DSA
Con l’intento di garantire un approccio scientifico e inclusivo, il documento di AID E AIRIPA stabilisce un iter diagnostico basato su una rilevazione anamnestica approfondita su:
- abilità di apprendimento
- funzionamento cognitivo generale
- impatto emotivo-adattivo
«Vogliamo rendere il panorama diagnostico italiano più equo e inclusivo nel percorso verso l’autonomia e la realizzazione personale e professionale – dicono all’unisono i vertici di AID E AIRIPA – . Al tempo stesso desideriamo offrire a specialisti privati criteri chiari per la convalida della diagnosi e per l’utilizzo del documento in diversi contesti formativi e professionali».
Adulti DSA: quali sono i campanelli di allarme
Certificare un disturbo specifico dell’apprendimento non sempre è facile. Le difficoltà sono maggiori tra gli adulti che hanno maturato un vissuto scolastico e compensato il loro disturbo dell’apprendimento, spesso senza neppure rendersene conto. In ogni caso gli adulti DSA inconsapevoli possono prestare attenzione ai seguenti segnali:
- Lettura lenta. Gli adulti DSA nella lettura veloce hanno una lentezza superiore alla media nella lettura e nella comprensione del testo. Nonostante con gli anni riescano a compensare, migliorando l’esposizione e riducendo gli errori.
- Difficoltà nel ricordare il testo letto
- Cattiva gestione del tempo
- Bassa autostima e mancanza di aspirazioni personali a causa delle difficoltà incontrate nello studio
Test di autovalutazione per adulti DSA
Se un adulto sospetta di essere DSA può iniziare a fare un test di autovalutazione per rivolgersi successivamente ad uno specialista e sostenere test neuropsicologici e psicometrici. I test di autovalutazione per la dislessia servono a far emergere il disturbo attraverso semplici domande finalizzate a ricordare testi o evidenziare la confusione e l’errata codificazione di lettere, numeri e parole.
Le risposte devono essere sincere e sono utili per capire se ci possono essere le condizioni per effettuare una visita specialistica e per eseguire un percorso di valutazione neurologica. I test sono online, consultabili ai seguenti indirizzi:
Diagnosi negli adulti DSA
Per stabilire se un adulto è DSA occorre effettuare una visita specialistica e sostenere dei test psicometrici e neurologici. Al compimento del 18° anno di età occorre rivolgersi a centri accreditati. L’iter diagnostico prevede esami di questo tipo:
- Test preliminari tra cui ADCL, test per il mancinismo, Beck depression inventory, Hamilton anxiety scale
- Prove di lettura di lettere e numeri per valutare tempo, errori e velocità
- Scrittura di parole e non parole, valutando gli errori
- Comprensione di un brano con domande e risposte
- Prove di linguaggio, segmentazione fonetica, lettere, cifre e colori
- Valutazioni delle funzioni attentive e visuospaziali
Se viene riscontrato un disturbo specifico dell’apprendimento, è possibile effettuare un percorso compensativo in età adulta. Questo permetterà di migliorare gli studi universitari, la qualità della vita e appianare le difficoltà nel lavoro.
Un adulto DSA e il mondo del lavoro
Le difficoltà che uno studente DSA incontra sul proprio cammino durante il percorso scolastico rischiano di essere amplificate nel mondo del lavoro. A tal proposito l’Associazione Italiana Dislessia ha creato un Comitato DSA e Lavoro al fine di aiutare i dislessici ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso iniziative rivolte alle aziende e percorsi formativi per i lavoratori DSA. L’importante in ogni caso è essere consapevole del disturbo e certificarlo.